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Marcos Madrigal

Pianist Rom, Italien 82 Follower
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Tg Music / Salvatore Sclafani

Le liriche per voce e pianoforte occupano uno spazio importante nella produzione di Carlos Guastavino (1912-2000). Compositore argentino legato all’estetica post-romantica, in un’epoca segnata dalla diffusione di diverse avanguardie musicali, Guastavino si distingue per un linguaggio caratterizzato da una spontanea bellezza melodica. Le sue opere vocali da camera testimoniano una sensibile ricerca di adesione della musica alla parola lirica; spesso, in Guastavino, la linea del canto è concepita a partire del verso tramite il ricorso frequente a una struttura sillabica (in cui ogni nota corrisponde a una sillaba), capace di suscitare la pronuncia chiara del testo poetico e la sua fruizione da parte dell’ascoltatore.

Nel CD Carlos Guastavino: Song Cycles, prodotto dall’etichetta discografica olandese Brilliant Classics, il soprano Letizia Calandra e il pianista Marcos Madrigal propongono una selezione di brani fra i più significativi del repertorio vocale di Guastavino: i cicli Flores Argentinas (1969), con testi del poeta argentino León Benarós (1915-2012), e Siete Canciones sobre Poesías de Rafael Alberti (1946), basate su poesie dello spagnolo Rafael Alberti (1902-1999), cui si aggiungono quattro canciones; fra queste, spicca la celeberrima Se equivocó la paloma (pubblicata nel 1941).

Flores Argentinas, ciclo difficilmente reperibile sul mercato discografico come opera completa e inciso in questo disco nella sua versione integrale, presenta una forte connotazione autoctona: i versi di Benarós ritraggono l’universo floreale tipico dell’Argentina, sostenuti da una scrittura musicale che allude frequentemente a ritmi e danze del folclore locale. Ad esempio, nella parte pianistica della prima canción del ciclo, Cortadera plumerito, è possibile percepire un frequente ricorso alla sequenza ritmica di una milonga campera, genere vocale della tradizione argentina; in Campanilla ¿a dónde vas?, la sovrapposizione fra le linee del canto e del pianoforte provoca un’oscillazione costante fra il 3/4 e il 6/8, aspetto ricorrente nella musica folclorica e riscontrabile anche nel brano seguente, Aromita, flor de tusca, che sembra ispirarsi a un ritmo di chacarera, danza argentina rurale.

Rispetto al suono argentino del verso di Benarós, in Siete Canciones sobre Poesías de Rafael Alberti, il mondo poetico di Alberti esprime una dimensione più ermetica della lingua castigliana. Ciò si traduce musicalmente nella ricerca di colori che sembrano assecondare l’ambiguità dei versi grazie a un cromatismo più elaborato. Il linguaggio di Siete Canciones dà vita a un mondo criptico, meno accessibile rispetto all’intenzione descrittiva presente in Flores, e a uno spazio sonoro più enigmatico e complesso nelle sue strutture armoniche, che contrasta con il ciclo precedente.
Tra le altre canciones presenti nel disco e non appartenenti ai due cicli, è da sottolineare il lirismo accorato de La rosa y el sauce per la sua natura quasi operistica, a tratti distante dai toni più misurati e intimisti della maggior parte dei brani inclusi nel disco, e la sensibilità popolaresca de El sampedrino, costruita come una sorta di canzone folclorica in cui la parte pianistica agisce in costante sostegno del movimento più libero e rapsodico della voce.
In Carlos Guastavino: Song Cycles è notevole la ricerca stilistica di Letizia Calandra nell’impostazione vocale. Rispettosa del testo e attenta a sottolineare la specificità cameristica dei pezzi, Calandra offre una bella gamma di timbri e sfumature. La sua interpretazione rende omaggio al contenuto poetico attraverso una dizione chiara e scandita, che permette al verso di essere chiaramente udibile nel dettaglio. D’altronde, la qualità della pronuncia dei testi in spagnolo testimonia uno studio accurato delle canciones sin dalle loro specificità fonetiche. Inoltre, l’articolazione espressiva del soprano rende comunicativa la parola sin dal suo significante, ancor prima del significato. Ciò è ulteriormente supportato da una certa facilità nella recitazione, in particolare in Flores Argentinas, in cui Calandra restituisce a chi ascolta un mondo floreale animato e lussureggiante.
La solida tecnica strumentale di Marcos Madrigal si esprime pienamente in una ricca tavolozza di colori e mostra una particolare sensibilità nell’intesa con il canto, sia in brani in cui il pianoforte esercita essenzialmente un ruolo di sostegno alla linea vocale, sia quando lo strumento è pienamente inserito in un dialogo cameristico. Madrigal è pianista fine e consapevole della scrittura guastaviniana, messa in luce attraverso un’attenzione rigorosa alla parte vocale e un approccio estremamente rispettoso del testo musicale. L’intensità lirica di ogni canción è ottenuta per mezzo di una costante ricerca di orizzontalità nel fraseggio, impreziosita da un certo gusto per l’effetto sonoro: è il caso de Las achiras coloradas, settimo brano del ciclo Flores Argentinas, in cui Madrigal ricorre a un suono fluido e trasparente, che sembra imitare le timbriche e i modi di produzione sonora della chitarra, strumento spesso stilizzato nella musica “classica” argentina, dato il suo valore simbolico nell’immaginario culturale del Paese.
Un’ulteriore nota di merito riguarda la qualità della registrazione, chiara e nitida, che consente di apprezzare il bell’equilibrio dei volumi tra voce e pianoforte. Ciò testimonia la cura particolare del duo nelle scelte relative al sistema di amplificazione, disposto in modo da creare una dimensione sonora chiara e vibrante.
Guastavino: Song Cycles si presenta dunque come un autorevole lavoro su un repertorio di alto valore artistico, ma forse non ancora del tutto familiare al pubblico italiano ed europeo. Il disco di Letizia Calandra e Marcos Madrigal offre all’ascoltatore curioso ed esigente una prospettiva di alto livello sul linguaggio di Carlos Guastavino ed è probabilmente destinato a diventare un must della produzione discografica attuale dedicata al compositore argentino. La commistione fra il linguaggio post-romantico e le reminiscenze della musica folclorica argentina trovano una fortunata sintesi nel repertorio guastaviniano, valorizzato dagli interpreti grazie a un’attenzione sistematica agli aspetti ritmico-agogici presenti nel testo, poetico e musicale, e a un lavoro accurato sul colore sonoro, il fraseggio e la fusione timbrica fra la voce e il pianoforte.

TG MUSIC:
https://www.tgmusic.it/guastavino-song-cycles-letizia-calandra-soprano-marcos-madrigal-pianoforte/

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Granada Hoy / GONZALO ROLDÁN HERENCIA

Como viene ya siendo una tradición, la Orquesta Ciudad de Granada participó como orquesta de repertorio en la 55 edición del Concurso Internacional de Piano Premio Jaén, colaboración que le brinda la oportunidad de presentar, en primicia, al ganador de tan prestigioso galardón dentro de su temporada de conciertos. Este año, al quedar desierto el primer premio, fue el premiado en segundo lugar quien visitó Granada, interpretando junto a la OCG el Concierto para piano núm. 2 de Camille Saint-Saëns, la obra con la que llegó a la final. El nombre de este pianista es Marcos Madrigal, cubano de veintinueve años que, pese a lo relativamente corto de su carrera, ha grabado junto a Claudio Abbado y ha obtenido algunos premios internacionales con antelación a éste, entre los que destacan el primer premio internacional Città di Avezzano.

No es muy frecuente que un prestigioso premio de piano quede desierto hoy en día. La creciente competencia a nivel internacional, unido al aumento en el nivel formativo de las escuelas de música por todo el mundo, hacen presumible la existencia de una considerable cantera de premiados. En el caso del Premio Jaén, que lleva ya cincuenta y cinco ediciones, tan sólo ha sido declarado el primer premio desierto en siete ocasiones, la última de las cuales fue hace ya más de una década. Sin embargo, a ojos del jurado este año no había ningún candidato para ocupar lo más alto del palmarés, por lo que hemos tenido la oportunidad de escuchar al segundo premio, que desde luego no suscitó duda alguna de los méritos con los que defendió su posición de finalista y gracias a los cuales finalmente obtuvo el galardón.

El concierto se abrió con las Variacionessobre un tema de Haydn de Johannes Brahms, dirigidas magistralmente por Paul Mann. Este director, que ya ha participado junto a la OCG en anteriores ediciones del Premio Jaén, acometió la interpretación de las variaciones de Brahms con decisión y una claridad motívica digna de una batuta experimentada. A la bondad melódica de la obra y el ingenio de su construcción podemos añadir la oportunidad que nos brindó para escuchar los viento-madera de la OCG en un pequeño consort en varias ocasiones, o el dúo de Yorrick Troman al violín y Arnaud Dupont al chelo en otra de las variaciones.

Como plato fuerte, el anunciado Concierto para piano y orquesta núm. 2 de Saint-Saëns, que en manos de Marcos Madrigal fue todavía más espectacular de lo que de por sí resulta esta partitura. Madrigal es un pianista con temperamento y fuerza, y esa fuerza se transmite directamente al piano sin aparente esfuerzo a través de un movimiento mágico de sus manos; sus dedos, alargados y de óseo perfil, se deslizan ágilmente por las teclas en frenéticos movimientos melódicos del mismo modo que se hincan en profundidad para construir las más sonoras armonías. Todo este alarde de fuerza y control fueron puestos al servicio de la música para construir, de manera ejemplar, un concierto para piano que, por su virtuosismo y compleja escritura, está entre los más difíciles del repertorio. Desconocemos cuáles fueron las motivaciones del jurado para no darle el primer premio a Marcos Madrigal, pero desde luego el segundo premio lo tiene más que merecido, a lo que se unió el prolongado aplauso del público asistente que obligó al pianista a salir para saludar hasta cuatro veces; finalmente, el pianista cubano ofreció una propina de un compatriota suyo: la Malagueña de Ernesto Lecuona.

La segunda parte del concierto estuvo dedicada por completo a la interpretación de la Sinfonía núm. 90 de Haydn. Paul Mann, que ya conoce bien la OCG, abordó esta sinfonía con unos tempi dinámicos y alegres, resaltando el protagonismo de la orquesta y demostrando su capacidad para dibujar en cada movimiento perfiles melódicos claramente definidos e identificables, que se mostraban ante el oyente con nítida belleza y equilibrio. En el último movimiento, a modo de broma musical, el director repitió hasta tres veces la resolución y cadencia final, dejando que entre sendas repeticiones el público iniciara su aplauso, como si de un efecto sonoro más de la música se tratase. En cualquier caso, la ovación final resultó a la par sincera y llena de simpatía, pues esa noche todos salieron con una sonrisa esbozada.

Programa: Johannes Brahms, Variaciones sobre un tema de Haydn para orquesta en Si bemol mayor op. 56a; Camille Saint-Saëns, Concierto para piano y orquesta núm. 2 en Sol menor op. 22; Joseph Haydn, Sinfonía núm. 90 en Do mayor, Hob. I/90. Director: Paul Mann. Solista: Marcos Raúl Madrigal Soto (piano). Lugar y fecha: Auditorio Manuel de Falla, 13 de abril de 2013

https://www.granadahoy.com/ocio/manos-prodigiosas-servicio-musica_0_688731480.html

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Daina Chaviano, dans L’Île des amours éternelles, roman flamboyant et sombre où la musique tient un rôle déterminant, incarne Ernesto Lecuona, figure centrale de la vie musicale cubaine. C’était enfin rendre hommage non seulement au pianiste virtuose, à l’animateur des fameux Cuban Boys qui avant la Première Guerre mondiale mirent le feu aux dancings de New York et de Paris, à l’auteur d’une dizaine de zarzuelas qui revivifièrent le répertoire lyrique national, mais aussi révéler cet homme secret, réservé, dont l’œuvre de piano entre rêves et introspection, est bien plus proche des journaux intimes de Mompou que des brillants divertissements de clavier d’autres auteurs sud-américains.

Comme si dès les années vingt, Ernesto Lecuona avait compris qu’il mourrait en exil, ce qui advint le 29 novembre 1963 à Santa Cruz de Tenerife, plus proche de cette Afrique qui lui inspira son plus célèbre recueil pianistique, ces Danzas Afrocubanas que Marcos Madrigal inclut dans son voyage poétique. Il les joue comme personne avant lui, leur refusant le brio dont les piquait avec aplomb Juana Zayas, les murmurant dans des couleurs diffuses.

Ce chic pianistique sans appui, aux timbres subtilement réglés, fait merveille dans la grande Suite Andalucia qui émerveilla Ravel : Lecuona y résume tout ce que Joaquin Nin lui aura appris et place son œuvre dans le sillage de celle d’Albéniz, en la concluant par une Malagueña de pur panache, que Marcos Madrigal anime avec un duende venu directement de l’Albaicin.

Cette compréhension profonde du double univers de Lecuona, partagé entre la grande tradition pianistique ibérique et un répertoire mélodique exotique, assorti d’un pianisme de haute école, fait de ce disque la meilleure introduction à l’œuvre d’un compositeur magique et toujours sous estimé tout en révélant un pianiste de première force, que j’aimerais entendre dans les Goyescas de Granados.

FOCUS / LE TRÉSOR DE CUBA / JEAN-CHARLES HOFFELÉ

http://www.artalinna.com/2015/09/15/le-tresor-de-cuba/

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Primo lavoro dell'Hemisphaeria Trio con musiche di Ravel, Liana Alexandra e James Francis Brown.

GIORNALE DELLA MUSICA: Giorgio Cerasoli

Piuttosto interessante il programma scelto dai musicisti dell’Hemisphaeria Trio per il loro debutto discografico, un programma che naturalmente risulta funzionale al particolare organico di questo ensemble. Dando vita al loro trio il soprano Damiana Mizzi, il violoncellista Roberto Mansueto – entrambi formatisi al Conservatorio di musica di Monopoli (Mansueto è oggi violoncellista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia) – e il pianista cubano Marcos Madrigal hanno innanzitutto messo in comune la propria passione per la musica vocale da camera, trovando in Maurice Ravel un autore significativamente vicino alle loro sensibilità e alle sonorità che intendevano mettere in campo.

Ecco quindi la pregevole esecuzione delle Chansons Madécasses e di un lavoro giovanile, La flȗte enchantée, rispettivamente in apertura e chiusura del disco, brani per i quali il trio si è avvalso della preziosa collaborazione di Andrea Oliva, primo flauto solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. A proprio agio con la scrittura del francese, apparentemente semplice ma assai raffinata nel costruire impasti timbrici di particolare espressività, i quattro esecutori riescono a coinvolgere appieno l’ascoltatore dentro la musica che Ravel ha pensato per questi testi esotici ed erotici allo stesso tempo. Di grande effetto l’inizio del secondo poema (Aoua!), grido straziante di ribellione contro il colonialismo d’oltralpe, ma è l’intero gruppo di lavori a trarre vantaggio sia dalla duttile vocalità della Mizzi sia dalla perfetta intesa che i tre strumentisti mostrano nelle rarefatte e spesso delicate sonorità contenute in questa stupenda musica.

Accanto a quelle di Ravel trovano posto tre liriche del musicista anglosassone James Francis Brown (classe 1969) basate su testi di Camille Saint-Saëns – scelti dalle sue Rimes Familières – e presentate nel 2011 alla Wigmore Hall di Londra. L’Hemisphaeria Trio non solo propone questi lavori in prima incisione assoluta ma ne utilizza il titolo anche per l’intero compact: i tre brani di Songs of Nature and Farewell puntano all’uso di un linguaggio musicale eterogeneo, frutto probabilmente della consuetudine che l’autore ha con la musica da film e spesso contraddistinto da spinte "neoclassiche". E tuttavia colpisce per l’intensa carica espressiva il drammatico assolo del violoncello con cui si apre l’ampio e conclusivo Adieu, caratterizzato poi da una ricca alternanza di situazioni, oscillando tra decisi accenti ritmici e il tono più rassicurante con cui si avvia al suo termine.

Altra incisione in prima assoluta è quella dedicata alla rumena Liana Alexandra (scomparsa nel 2011), compositrice partita dall’esperienza di Darmstadt e approdata infine a un più personale linguaggio. I sei Chants d’amour de la Dame à la licorne – questa volta l’organico è limitato alla voce, al violoncello e al pianoforte – risalgono al 1995 e non rivelano più alcun rapporto con le avanguardie, giocando piuttosto su una varietà di immagini musicali scaturite direttamente dai testi che il poeta Etienne de Sadeleer ha scritto ispirandosi a un celebre ciclo di arazzi fiamminghi del XV secolo. Una piccola opera da camera, la cui densità espressiva non eguaglia di certo quella raggiunta da Ravel, ma che risulta comunque pienamente godibile all’interno di questo programma tutto dedicato al XX secolo.

GIORNALE DELLA MUSICA:
https://www.giornaledellamusica.it/dischi/hemisphaeria-trio-tra-ravel-e-brown

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CONNESSI ALL'OPERA: Fabio Larovere

Non solo “Lusso, calma è voluttà”. Il nuovo cd Songs of Nature and Farewell (edito da Da Vinci Classics) presenta più di un motivo di interesse. Anzitutto per la ricercatezza di un repertorio quantomai raffinato e insolito (almeno per il pubblico italiano); in secondo luogo per l’apertura alla contemporaneità; infine per l’indiscutibile qualità esecutiva affidata a quattro giovani musicisti. Si tratta infatti del debutto discografico dell’Hemisphaeria Trio – Damiana Mizzi soprano, Roberto Mansueto violoncello e Marcos Madrigal pianoforte – affiancato dal flautista Andrea Oliva, interpreti di un cd che spazia dal Novecento storico di Ravel a due rarità, incise per la prima volta, di altrettanti compositori contemporanei: Songs of Nature and Farewell dell’inglese James Francis Brown e Chant d’amour de la Dame à la licorne della compositrice rumena Liana Alexandra.

Di Ravel si possono ascoltare le Chansons Madécasses e la giovanile La flûte enchantée tratta da Shéhérazade (1903). I primi tre brani, composti fra il 1925 e il ’26, su versi di Evariste-Désiré Parny de Forges, sono un omaggio all’isola di Madagascar e conducono l’ascoltatore in un viaggio fra sonorità entro le quali, nelle intenzioni del compositore, dovrebbe celarsi anche un afflato erotico. Difficile da cogliere per noi ascoltatori di oggi: vi si ritrova invece la consueta, raffinata, scrittura raveliana fatta di sospensioni e di quel particolarissimo gusto timbrico che trova perfetta espressione nel dialogo tra la bella voce di Damiana Mizzi e gli ottimi strumentisti. Molto interessante il secondo poema, che apre uno squarcio sulla contemporaneità, sottraendo la musica di Ravel a quell’empireo ove talvolta sembra essere confinata, per farla dialogare con la storia: Aoua! Aoua! Méfiez-vous des blancs (Aoua! Aoua! Guardatevi dai bianchi) scatenò non poche polemiche alla prima esecuzione in forma privata nel 1925 per la sua chiara presa di posizione anticolonialista. Musicalmente, l’improvviso accendersi dell’eloquio marca le distanze con le atmosfere rarefatte della prima lirica e l’incantamento panico dell’ultima. Chiare influenze debussyane si colgono ne La flûte enchantée dalla celebre Sheherazade, scritta nel 1903 da un Ravel affascinato dal mondo esotico che ritrovò nei poemi orientali di Tristan Klingsor (dissimulazione wagneriana del nome di Leon Ledere). Per questa incisione, l’Emisphaeria Trio ha realizzato un’inedita trascrizione per voce, flauto, violoncello e pianoforte; l’esecuzione è sempre controllatissima, i suoni levigati e morbidi, l’incedere molto musicale.

Danno invece voce alle sole parole di un altro grande musicista francese, Camille Saint-Saëns e alle sue Rimes Familières (1890), Songs of Nature and Farewell dell’anglosassone James Francis Brown (1969), tre liriche eseguite in prima assoluta nel 2011 alla Wigmore Hall di Londra. Allievo di Hans Heimler (allievo a sua volta di Alban Berg), Brown è oggi fra i compositori più eseguiti in Inghilterra, con un repertorio ampio che spazia fra musica da camera, sinfonica e musica per film. I tre brani risultano molto piacevoli all’ascolto, di impianto tonale e di varia espressività.

Rara l’esecuzione, e anche in questo caso una prima incisione assoluta, di Chant d’amour de la Dame à la licorne (1995), della compositrice rumena Liana Alexandra (1947-2011). Pur se formatasi ai corsi di Darmstadt, Alexandra scrive nel segno di una grande cantabilità, su liriche che il poeta Etienne de Sadeleer ha composto ispirandosi al ciclo di arazzi fiammingo del XV secolo La dame à la licorne.

CONNESSI ALL'OPERA:
https://www.connessiallopera.it/recensioni/2020/songs-of-nature-and-farewell-hemisphaeria-trio-da-vinci-classics-cd/

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PUNTOZYP: Luca Ceccarelli

Debutto discografico per la nuova formazione da camera dell’Hemisphaeria Trio, ensemble raro nel suo genere, in cui confluiscono la voce del soprano Damiana Mizzi, del violoncellista Roberto Mansueto e del pianista Marcos Madrigal. Tre talenti musicali che nel loro primo CD Songs of Nature and Farewell (Davinci Publishing) si uniscono al flauto di Andrea Oliva per una incisione raffinata ed elegante, dedicata alla musica di Maurice Ravel, con le Chansons Madécasses e la giovanile La flûte enchantée tratta da Shéhérazade (1903), e due prime incisioni assolute, Songs of Nature and Farewell dell’inglese James Francis Brown, su testi di Camille Saint-Saëns, e Chant d’amour de la Dame à la licorne della compositrice rumena Liana Alexandra.

L’uscita del CD sarà sia in formato digitale che in edizione a stampa a partire da oggi acquistabile nelle principali piattaforme internet e siti e-commerce. Seguirà fra estate e autunno una tournée nazionale che si sta definendo in queste settimane, passata l’emergenza Covid; confermate intanto le date del 5 e 8 agosto al Festival Ritratti di Monopoli.

Capaci di spaziare con disinvoltura dal repertorio del Settecento al Novecento alla musica d’oggi, a unire i componenti dell’Hemisphaeria Trio è la passione per la musica vocale da camera, alla ricerca di rarità. Damiana Mizzi si è perfezionata con Mariella Devia, Renata Scotto e Alberto Zedda; vincitrice di diversi concorsi internazionali, ha debuttato nel 2004 nel ruolo di Rosina nel Barbiere di Siviglia di Paisiello e da allora ha calcato i principali teatri italiani, diretta da celebri bacchette, con un repertorio che arriva fino alla musica dei nostri giorni, distinguendosi per chiarezza di timbro e sensibilità interpretativa. Perfezionatosi con Luigi Piovano e Antonio Meneses, Roberto Mansueto è stato dal 2009 a 2011 Primo Violoncello dell’Orchestra Giovanile Italiana e dal 2011 è invitato a ricoprire lo stesso ruolo nell’Orchestra Cherubini diretta da Riccardo Muti; dal 2013 è violoncellista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e primo violoncello degli Archi di Santa Cecilia. Marcos Madrigal viene da Cuba, dove ha studiato con la celeberrima pianista Teresita Junco; vincitore di numerosi concorsi internazionali, da anni porta avanti una carriera internazionale sia come solista con orchestra che nel repertorio cameristico invitato a suonare nelle principali sale da concerto di tutto il mondo.

Per il suo primo progetto discografico, il Trio si avvale della preziosa collaborazione di Andrea Oliva, primo flauto solista dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. L’interesse si è focalizzato su alcune liriche di Ravel, cui è affidata l’apertura e chiusura del CD. Le tre Chansons madécasses, composte fra il 1925 e il ’26, su versi di Evariste-Désiré Parny de Forges, in omaggio all’isola di Madagascar, conducono l’ascoltatore in un viaggio fra sonorità sospese e insolite, cui contribuisce la scelta di un organico inusuale che vede la voce, cui è affidata una sorta di libero recitativo, unirsi ai diversi timbri del flauto, violoncello e pianoforte. È lo stesso Ravel nel suo Esquisse biographique a precisare: «Le Chansons madécasses mi sembrano apportare un elemento nuovo – drammatico e veramente erotico – che ha introdotto il soggetto stesso di Parny. È una specie di quartetto nel quale la voce gioca il ruolo di strumento principale. La semplicità vi domina. Vi si afferma l’indipendenza delle parti secondo un principio che si troverà in modo più marcato nella Sonata per violino e pianoforte». I testi e la musica rimarcano l’attenzione di Ravel per il gusto esotico, l’amore, la sensualità e la voluttà, come si può ascoltare in Nahandove (con un bellissimo assolo iniziale di violoncello) e in Il est doux (con l’assolo iniziale del flauto). Ma Ravel rivendica anche la sua posizione anticolonialista, scegliendo come secondo poema, Aoua! Aoua! Méfiez-vous des blancs (Aoua! Aoua! Guardatevi dai bianchi) che scatenò non poche polemiche alla prima esecuzione in forma privata nel 1925.

Ispirandosi allo stesso organico di Ravel e dando voce alla fertile immaginazione e personalità di un altro grande musicista francese, Camille Saint-Saëns qui in veste di poeta, l’anglosassone James Francis Brown (1969) ha composto Songs of Nature and Farewell, tre liriche eseguite in prima assoluta nel 2011 alla Wigmore Hall di Londra, che mettono in musica alcune poesie di Saint-Saëns scelte fra le sue Rimes Familières (1890) e che l’Hemisphaeria Trio è orgoglioso di incidere pe la prima volta in assoluto. Allievo di Hans Heimler (allievo a sua volta di Alban Berg), James Francis Brown è oggi fra i compositori più eseguiti in Inghilterra, con un repertorio ampio che spazia fra musica da camera, sinfonica e musica per film, più volte premiata. Nella prima delle tre songs, Le Chêne (La quercia), dall’atmosfera spensierata, lo stile “neoclassico” – così definito dallo stesso compositore -, fonde come fosse un pastiche, alcune danze classiche fra minuetti e bourée. Più cupo il tono di La Libellule, metafora della femme fatale. Infine Adieu, che si apre con un espressivo assolo del violoncello, e prosegue con un tono calmo e contemplativo accompagnando l’ascoltatore al commiato finale.

Rara l’esecuzione, e anche in questo caso una prima incisione assoluta, di Chant d’amour de la Dame à la licorne (1995), della compositrice rumena Liana Alexandra (1947-2011). Formatasi ai corsi di Darmstadt, l’Alexandra ha avviato nella seconda metà del Novecento un proprio percorso musicale che l’ha portata a staccarsi dall’avanguardia di Darmstadt per approdare a un filone neoromantico. Grande cantabilità ed espressività caratterizzano questa partitura per voce, violoncello e pianoforte scritta sul finire del Novecento, un’“opéra de chambre” su liriche che il poeta Etienne de Sadeleer ha scritto ispirandosi al ciclo di arazzi fiammingo del XV secolo, piuttosto celebre, La dame à la licorne.

Il CD si completa con La flûte enchantée dalla celebre Sheherazade composizione giovanile scritta nel 1903 da Maurice Ravel, affascinato dal mondo orientale ed esotico che ritrovò nei poemi orientali di Tristan Klingsor (dissimulazione wagneriana del nome di Leon Ledere) e in cui si avverte l’influenza di Debussy e del suo Pelléas, andato in scena giusto l’anno prima. Per questa incisione, l’Emisphaeria Trio ha realizzato un’inedita trascrizione per voce, flauto, violoncello e pianoforte.

Sulla nascita dell’Hemisphaeria Trio, Roberto Mansueto e Damiana Mizzi raccontano: “Era dagli anni del Conservatorio, frequentato insieme a Monopoli, che desideravamo condividere il palco e la passione che più ci accomuna: la musica. Dopo aver tenuto da parte il progetto per molti anni, lasciando spazio alla nostra crescita personale, ma sempre alla ricerca di repertorio per questo ensemble piuttosto raro, poco tempo fa abbiamo pensato che era giunto il momento di dare vita a questo trio. Abbiamo proposto il progetto a Marcos Madrigal, che si è mostrato da subito entusiasta dell’idea, e così siamo partiti”. Così invece sulla scelta della loro prima incisione discografica: “Avevamo varie idee per il nostro debutto, ma ci piacevano troppo le ‘Chansons Madécasses’ di Ravel, e pensavamo di poterci confrontare positivamente con questa musica meravigliosa. Allo stesso tempo ci piaceva l’idea di portare all’attenzione del pubblico dei brani ‘intriganti’ e mai registrati. Abbiamo così coinvolto il nostro amico Andrea Oliva, che ha accolto con entusiasmo l’idea. Conoscevamo già l’opera da camera di Liana Alexandra, e così, dopo aver scoperto quasi per caso le ‘Songs’ di James Francis Brown, scritte appositamente per essere abbinate a Ravel, ha preso forma il nostro progetto dedicato alla poesia francese”.

PUNTOZYP:

https://www.puntozip.net/debutto-discografico-dellhemisphaeria-trio-con-songs-of-nature-and-farewell-ravel-e-la-prima-registrazione-assoluta-di-liriche-di-liana-alexandra-e-james-francis-brown-unincisione-ricercata-dedi/

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DIARIO LAS AMÉRICAS: Grethel Delgado

Las piezas del álbum "Yalil Guerra Piano Music" son interpretadas magistralmente por el pianista Marcos Madrigal.

La música cubana está de gala: el buen gusto, el ingenio compositivo y la destreza interpretativa se abren paso. El compositor Yalil Guerra y el pianista Marcos Madrigal se unen en un disco que promete sacudir el panorama pianístico mundial por su excelente factura.

Se trata del álbum Yalil Guerra Piano Music, cuyo estreno, este 10 de abril, rinde homenaje al antropólogo, periodista y musicólogo cubano Fernando Ortiz (1881-1969), en otro aniversario de su muerte. Y en honor al autor de La africanía de la música folklórica de Cuba, quien estudió en profundidad las texturas de la identidad nacional, las obras de este disco contienen mucha cubanía desde una mirada contemporánea.

Las tres obras que integran el álbum son Seducción, compuesta en 2009, ganadora del Premio Grammy Latino en 2012 y que Madrigal estrenó en Europa en 2014; Sonata No. 1 «Siglo XXI», compuesta en 2013, que ahora se estrena mundialmente; y Suite «El Batey», compuesta en 2009.

El fonograma se grabó en Abbey Rocchi Studios, en Roma, Italia, con el apoyo del talentoso pianista y productor musical Alessandro Stella, el ingeniero de sonido Tommaso Cancellieri, y el técnico de piano Roberto Girolami. El diseño gráfico de la portada del disco estuvo en manos del cubano Javi G. Borbolla.

Para quien tiene el privilegio de acceder al disco antes de su estreno, la escucha de estas piezas es, doblemente, un regalo para los oídos. No hay que ser un experto en música para notar que estas obras requieren gran dominio de la técnica y un virtuosismo interpretativo, algo que Madrigal entrega con maestría.

Basta cerrar los ojos para “ver” las manos del pianista deslizarse sobre las teclas con suavidad. En ocasiones, sus dedos bailan, saltan, juegan, como si hablaran. Cómo no sacudirse con su interpretación de la pieza Seducción. Melancolía, tiempo, distancia, coqueteo con la herida, cadencia y partida, todo eso evoca esta obra, en un duelo donde el piano se empina, alza vuelo, después se agita, calla, suspira.

Mover todas esas emociones en un teclado lleva mucho más que técnica, pues el manejo de los sentimientos musicales requiere comprensión, un inevitable trance al que se entrega quien cree en la partitura. Y el intérprete sabe incorporar y transmitir esas pasiones. Madrigal merece tal derroche de halagos.

El multipremiado pianista explicó a DIARIO LAS AMÉRICAS que eligieron este programa “porque muestra además cuán rica y variada es la paleta de colores, situaciones y sonoridades” del repertorio pianístico de Yalil Guerra.

“Es una alegría tremenda poder finalmente realizar un primer monográfico dedicado a su obra. Espero que sea el primero de muchos”, anunció Madrigal, graduado por el Instituto Superior de Arte en Cuba, en 2007, y con estudios en la Academia Internacional de Piano Lake Como.

En particular, Madrigal describió la Sonata No. 1 «Siglo XXI» como “una obra necesaria para el repertorio pianístico mundial del siglo XXI. Un honor estrenarla y grabar otras obras maravillosas [de Yalil Guerra]”.

Confesó estar “muy emocionado por tener el honor de darla a conocer al mundo, y feliz de nuestro proyecto”, pues la música de Yalil, acotó, “me ha acompañado siempre a lo largo de mi carrera. Gracias de corazón".

Sobre esta obra que se estrena mundialmente, como detalló Guerra, varios pianistas que la han escuchado señalan que se trata de “la obra más importante de la literatura pianística cubana escrita hasta el momento”, pues “se han compuesto piezas pequeñas y famosas, pero nada de este peso y estética, comparada a sonatas importantes para piano escritas por compositores cómo: Mozart, Beethoven, Schubert, Chopin, Lizt, Brahms, Scriabin, Rachmaninov, Prokofief o Hindemith”.

El compositor declaró que ambos llevaban años buscando la oportunidad para hacer esta producción. “Marcos comenzó a montar este repertorio y para el año 2018 ya tenía las tres obras montadas”, reveló el artista, quien es también consultor musical, productor y profesor.

Sin embargo, coordinar la grabación fue complicado debido a la apretada agenda de conciertos de ambos. “Por varios meses Marcos se estuvo preparando y para enero del 2021 ya estaba listo para grabar”, dijo, “bendecido” porque Madrigal haya interpretado sus obras. También agradeció al pianista Alessandro Stella y al equipo de producción en Roma.

“A raíz de esta pandemia, los conciertos se han paralizado, por lo que fue el momento oportuno para concentrarse en este trabajo y así proceder con ello”, concluyó Guerra, ganador del premio Latin Grammy y nominado en 8 ocasiones. Por cierto, este álbum representa, sin dudas, una oportunidad para que el trabajo de los músicos obtenga un merecido premio.

Diario las Américas:

https://www.google.com/amp/s/www.diariolasamericas.com/cultura/yalil-guerra-y-marcos-madrigal-derrochan-talento-album-piano-n4220023/amp

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Marcos Madrigal Recital

Venerdi 20 OTTOBRE, alle ore 20.30, al Foyer del Teatro Lirico V.Basso di Ascoli Piceno si conclude la 38^ edizione del Festival “Nuovi Spazi Musicali”, curato dalla Compositrice ADA GENTILE, che anche quest’anno ha riscosso un clamoroso successo per le sue interessanti proposte e per l’altissimo livello degli esecutori.

Il concerto di chiusura è affidato ad un eccellente pianista cubano, MARCOS MADRIGAL, che proporrà un programma dal titolo “Voci nuove dal mondo” con opere di autori cubani (Yalil Guerra, Guido Lopez Gavilan ed Aldo Lopez Gavilan) di Ernesto Lecuona, di Prokofiev e due “prime assolute” dei compositori italiani Fabio Cifariello Ciardi e Stefano Cucci. E’ prevista la partecipazione straordinaria del noto critico d’arte Prof. Stefano Papetti che riceverà un “Premio alla Cultura” per la sua preziosa collaborazione con il Festival sin dalla sua prima edizione ascolana. Il concerto verrà presentato dal M.o Stefano Cucci e registrato da RADIO CEMAT che lo manderà in onda in differita nel mese di Novembre. 

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Du 17 au 28 septembre, plus de 150 musiciens rendront hommage à la musique pour piano, symphonique, sacrée et aux opéras de Mozart à Vic-le-Comte, Pont-du-Château, Thiers et Châtel-Guyon.
Le festival Tuscania propose une nouvelle saison musicale originale, présentant les œuvres majeures de Mozart.
Nicolas Garnier, directeur du festival, et Alberto Barba, directeur artistique, ont convié plus de cent cinquante musiciens pour quatre productions originales faisant revivre les grandes pages du génie Mozart.

Le festival ouvrira à Vic-le-Comte dimanche 17 septembre, 18 heures, par un récital du jeune pianiste cubain Marcos Madrigal, « de Mozart à Cuba ».

Le public aura l'occasion de (re) découvrir la vie du compositeur avec la projection du film Amadeus de Milos Forman, maintes fois récompensé, le 20 septembre, à 20 heures, à Vic-le-Comte.
La saison des concerts s'ouvrira avec l' Ave verum corpus et le Requiem, chanté pas quatre solistes, les chœurs Reflets et Madrigal du conservatoire de Thiers et un orchestre symphonique composé pour l'occasion et dirigé par Hisashi Ono : à Pont-du-Château le 20 (Caméléon), à Vic-le-Comte le 21 (Sainte Chapelle) et à Thiers (église Saint-Genes) le 28 septembre.

Des chefs-d'œuvre moins connus

Poursuivant sa collaboration avec l'orchestre d'Harmonie de Vic-le-Comte, le festival invite Marcos Madrigal et Sophie Dopeux pour le concerto pour clarinette K622, le concerto pour piano et orchestre K467 et quelques sonates et ouvertures célèbres, le 22 septembre, à Vic-le-Comte. Place au théâtre, aux œuvres comiques et dramatiques de Mozart avec une folle journée qui débutera à 14 heures et laissera place aux musiciens amateurs, instrumentistes, chanteurs, pour un programme libre et gratuit.

À 18 heures et 21 heures, un double spectacle raconté par Anne Taillandier-Schmitt retracera les grands succès du génie Mozart : de la trilogie Da Ponte ( Les Noces de Figaro, Don Giovanni, Così fan tutte) à La flûte enchantée, en passant par des chefs-d'œuvre moins connus comme Idoménée, Il re Pastore ou La Clémence de Titus. Ce spectacle sera présenté en version courte à Pont-du-Château (dimanche 24 septembre) et au théâtre de Châtel-Guyon (mardi 26 septembre).
Le festival accueille cette année Carmelo Corrado Caruso, baryton, et Claudia Nicole Bandera, mezzo-soprano, chanteurs de renommée internationale.

La Montagne Classique:
http://www.lamontagne.fr/vic-le-comte/loisirs/art-litterature/2017/09/08/onze-rendez-vous-au-festival-tuscania-du-17-au-28-septembre_12541332.html#

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El pianista cubano Marcos Madrigal visita por primera vez el gigante asiático para interpretar dos programas con música de George Gershwin. Será en el marco del 7º Festival Internacional de Piano que tiene lugar en el Qintai Concert Hall de Wuhan, capital de la provincia de Hubei.


foto del pianista cubano Marcos Madrigal
Marcos Madrigal en la Sala White, de Matanzas, 2016. Foto: Sonia Almaguer

Madrigal tocará los días 10 y 11 acompañado por la Orquesta Filarmónica de Wuhan, que dirige James P. Liu. El primer programa será Rapsody in Blue. El segundo, el Concierto para piano en Fa, ambas obras cumbre de la música para piano del siglo XX y epicentro de la producción musical de Gershwin.

El Qintai Concert Hall está considerado uno de los espacios de conciertos con mejor acústica de Asia. El Festival Internacional de Piano, que se desarrolla hasta el 1 de julio, es uno de los principales eventos de su tipo que se organizan en China y convoca a los más destacados solistas del panorama internacional. En la presente edición, Madrigal compartirá cartel con figuras como Finghin Collins, Alexander Romanovsky y Julia Kociuban, entre otros.

Después del éxito conseguido en la primera edición del Festival Habana Clásica, Marcos Madrigal afrontará la temporada de verano con su debut en China, un recital en la casa presidencial de Chipre y conciertos en el Festival Fringe, de Edimburgo.

La Jiribilla:
http://www.lajiribilla.cu/noticias/marcos-madrigal-debuta-en-china

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Cuban pianist Marcos Madrigal will perform for the first time in China, at the 7th International Piano Festival held at the Qintai Concert Hall in Wuhan, capital of Hubei Province.

Madrigal will play today and tomorrow with the Wuhan Philharmonic Orchestra, led by James P. Liu.

Today, the young Cuban pianist and the Chinese ensemble will perform Rapsody in Blue, created in 1924 by the U.S. composer George Gershwin for piano and jazz band, combining elements of classical music with jazz influence. While tomorrow they will play a Piano Concerto in Fa, another work considered, along with the previous one, a musical masterpiece of piano of the 20th Century and epicenter of the musical production of Gershwin.

The Qintai Concert Hall is one of the concert venues with the best acoustics in Asia, so it is no coincidence that it hosts the International Piano Festival, one of the main events of that instrument organized in China.
Havana, Jun 10 (Prensa Latina)

Prensa Latina:
http://www.plenglish.com/index.php?o=rn&id=14036&SEO=cuban-pianist-marcos-madrigal-to-debut-in-china

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El pianista cubano Marcos Madrigal actuará por primera vez en China, dentro del séptimo Festival Internacional de Piano celebrado en el Qintai Concert Hall de Wuhan, capital de la provincia de Hubei, anunció hoy el artista.

Madrigal tocará mañana 10 junio y el día 11 en compañía de la Orquesta Filarmónica de Wuhan, que dirige el maestrp James P. Liu.

El joven cubano y el conjunto chino interpretarán el primer día Rapsody in Blue, creada en 1924 por el compositor estadounidense George Gershwin para piano y banda de jazz, pues combina elementos de música clásica con efectos de influencia jazzística.

Mientras, para el espectáculo del día siguiente preparan Concierto para piano en Fa, otra obra considerada junto a la anterior como una de las cumbres de la música para piano del siglo XX y epicentro de la producción musical de Gershwin.

El Qintai Concert Hall es uno de los espacios de conciertos con mejor acústica de Asia, por tanto no es casual que acoja el Festival Internacional de Piano, uno de los principales eventos de ese instrumento organizados en China.

La presente edición se desarrolla hasta el próximo 1 de julio y cuenta con destacados solistas del panorama internacional como el irlandés Finghin Collins, el ucraniano Alexander Romanovsky y la polaca Julia Kociuban, además del cubano.

Numerosos certámenes de Panamá, Costa Rica, Italia, Suiza, España y Cuba concedieron premios a la excelencia interpretativa de Madrigal, cuyos conciertos en Gran Bretaña, Argentina, Colombia, Italia, Austria y otros países, alcanzan gran éxito.

La Asociación de Cultura, Arte y Ciencia de la ciudad de Roma le confirió en 2012 el prestigioso Premio Internacionale Medaglia de Oro Maison des Artistes.
La Habana, 9 jun (PL)

PRENSA LATINA:
http://www.prensa-latina.cu/index.php?o=rn&id=92154&SEO=pianista-cubano-marcos-madrigal-actuara-por-primera-vez-en-china

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American tourism to Cuba has become increasingly popular, thanks in part to cultural projects, notably involving music. A year ago, more than one million people attended a free Rolling Stones concert in Havana. It was the first time in more than 50 years of touring that the group had been in Havana. Then in the fall of 2015, Sony Music Entertainment signed contracts with the Recordings and Musical Editions Enterprise (EGREM) for the international distribution of Cuban music.

And now news of a new start up called Classical Havana, or in Spanish: Habana Clásica. It’s the conception of renowned Cuban pianist Marcos Madrigal and classical-music entrepreneur Kathy Geisler. The intention is to develop an annual classical-music festival and in the process create common ground for musicians and audiences to find each other.

“It’s a truly international festival taking advantage of the times,” Ms. Geisler told us the other day. “And a chance to attract some important musicians from around the world all interested in working together.”

The festival is scheduled for April 18–23, 2017. During the first three days there will be a series of pop up concerts held in a local plaza, along with a children’s concert. On April 21 the main concerts, to be held in some of the city’s great landmarks, will feature two local chamber orchestras, along with 11 guest artists from 10 countries.

Some of the artists include such rising stars as violinists Alexander Gilman, David Nebel, and and Raquel Castro Pego; double bass, Michel Taddei, a UC Berkeley graduate; Cuban composer and conductor Guido Lopez-Gavilan; and Michael Fine, the Grammy Award-winning recording producer, and composer-in-residence.

Madrigal, who lives in Rome, studied at the Piano Academy at Lake Como under the tutelage of William Grant Naboré. Madrigal is Cuban by birth and one of the few Cuban pianists in the international piano stage just now. He regularly travels to Havana to perform, acts as liaison and artistic director for the project, which is being officially presented by cultural institutions within Cuba. The concerts are being presented by El Gabinete de Patrimonio Musical Esteban Salas and are being presented in conjunction with El Taller Internacional de Patrimonio Histórico-Documental de la Música en Hipanoamérica.

Geisler also has a strong international background and has run a successful classical-music record label. She has collaborated on several projects with the Russian National Orchestra, and is about to launch another startup called Mozart’s List.

“We didn’t know if anyone would want to be part of this because it isn’t for everyone,” she wrote us the other day. “The level of enthusiasm was a little unexpected. It was almost like offering the chance to perform on the moon. Most people have not performed there who have otherwise traveled much of the world. It is one of the great cultural destinations where almost no one has visited much less performed.”

San Francisco Classical Voice:
https://www.sfcv.org/music-news/rush-hour-to-havana

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Judging by Cuba’s emphasis on music education in the first 12 years of school, eight hours per week means they are among the most musical people in the world.
The music scene in Cuba has evolved over the last several years as major bands including the Rolling Stones have played for massive crowds. And increased tourism has translated into long lines for Havana music venues large and small. Now, an ambitious, crowd­funded initiative,Classical Havana (Habana Clásica) , aims to make an international classical music gathering a source of harmony andcultural exchange.

The event, April 18 – 23, 2017, will present six days of classical music activities in Havana, including:

• Master classes at the conservatory.
• Pop­up concerts in the plazas of Havana.
• An interactive concert in a school for children and families presenting Terry Riley’s
‘In C’ (with everyone participating in the concert)

Plus:

• Six concerts over three days in the concert halls of Havana.
• Two concerts with two of Havana’s chamber orchestras.
• Three concerts featuring 11 artists from around the world.
• Three premieres by our composer­in­residence.

Habana Clásica is presented by the Oficina del Historiador de La Habana/ UP
Patrimonio Cultural/ Gabinete de Patrimonio Musical Esteban Salas/ Dirección de
Gestión Cultural.
The project is being officially presented by several cultural institutions within Cuba.The concerts are being presented by El Gabinete de Patrimonio Musical Esteban Salas and are being presented in conjunction with El Taller Internacional de Patrimonio Histórico­Documental de la Música en Hipanoamérica.

Cuba Journal:
http://cubajournal.co/here-is-the-classical-music-event-of-the-year-in-cuba/

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Building bridges, creating opportunities for cultural exchange—that is the goal of a new start up in Havana, Cuba called Classical Havana or in Spanish Habana Clásica.

Over a million people turned out for the Rolling Stones free concert in Havana in March 2016 signaling that it is time to reach out and create opportunities for understanding and the promotion of good will, peace, and friendship through cultural exchange.

Classical Havana is the brainchild of Cuban pianist Marcos Madrigal and serial classical music entrepreneur Kathy Geisler. The idea for creating a meeting ground for musicians and audiences from around the world in Havana came out of a discussion of what would be the most compelling collaboration they could create that would make a real difference in today’s world.

Madrigal, who makes his home in Rome these days, having spent several years as a student at the world renowned Piano Academy at Lake Como under the tutelage of William Grant Naboré, is Cuban by birth and enjoys a great popularity and familiarity to audiences in Havana. Geisler who has run a successful classical music record label, worked on several projects with the Russian National Orchestra, shepherds the careers of several classical artists and is about to launch another start up called Mozart’s List, loves the challenge of doing something that is positive, world changing, and that would be to some an otherwise seemingly impossible feat.

“We didn’t know if anyone would want to be part of this because it isn’t for everyone. There are challenges and lots of unknowns. But everyone I spoke to was very excited to perform in Cuba and to have the opportunity to work with the students and musicians there.” said Geisler. “The level of enthusiasm was a little unexpected. It was almost like offering the chance to perform on the moon. Most people have not performed there who have otherwise traveled much of the world. It is one of the great cultural destinations where almost no one has visited less performed. Everyone said yes without hesitation, without skipping a beat. I mean, the Rolling Stones were just there less than a year ago for the first time in their 54 years of touring.”

Madrigal, who regularly travels to Havana to perform acts as liaison and artistic director for the project, which is being officially presented by some of the cultural institutions within Cuba. The concerts are being presented by El Gabinete de Patrimonio Musical Esteban Salas and are being presented in conjunction with El Taller Internacional de Patrimonio Histórico-Documental de la Música en Hipanoamérica. “Havana is home to four million people. The public is very music savvy. This is the first time I have had the opportunity to bring a diverse group of musicians from all over the world and introduce them to the public there. I am often on tour with musicians and singers from all over and I thought this would be a way for me to introduce people to my culture which so few of my colleagues are familiar with.”

“We sought out string players who themselves were equally strong as leaders in their geographic home bases as well as respected soloists and pedagogues,” said Geisler. “The first to join the gathering was Alexander Gilman who at 30 runs his own string academy in Zurich and tours with his own group of protégées, the LGT Young Soloists, named after the private bank of the Royal Family of Liechtenstein that often sponsors the group in Europe and Asia. Alexander has already had a very rewarding career as a soloist and has himself come out of one of the most important violin schools in the world run by Zakhar Bron who also famously was the teacher of Vadim Repin, so as a performer and pedagogue, he is one of the youngest and most extraordinary artists in both areas. It was really an affirmation of what we want to do in Havana to have Alexander involved.”

“Another of the first few to come in was Michel Taddei, our double bassist who besides having already toured to some out of the way places like Kazakhstan with Yo Yo Ma’s Silk Road Ensemble, is one of the head teaching faculty at the Crowden School in Berkeley, a very unusual school with a classical music based curriculum for kids grades 4-8. Michel is really one of the most outstanding and versatile double bass players in America, he was also handpicked by Kent Nagano to be principal bass with Opera Lyons in France. He is in demand all over and it is a testament to the compelling nature of what we want to build in Havana that attracted him to the project both as a performer and pedagogue. This is really the theme that runs through all of the participants in the inaugural year of Classical Havana.”

“Also with us from almost the beginning is composer Michael Fine, who is having a remarkable number of premieres around the world this year while keeping his day job as Grammy winning record producer to some of the biggest names in classical music. Michael began composing a few years ago after his wife was diagnosed with a very challenging illness. It became a kind of healing mechanism for them and his catalog has grown exponentially. He is keeping his publisher in France quite busy.”

“When we were first putting this together I reached out to some people for advice. We had enthusiastic encouragement and support from Candace Johnson, the ‘satellite lady,’ a singer and technology leader who founded a satellite company in Europe and among other innovations runs an incubator for women entrepreneurs in Europe, and Yvonne Georgiadou who is the Artistic Director of the Pharos Arts Foundation in Cyprus and the Pharos Chamber Music Festival which has been running for 17 years, a model of achievement for what we would like to create in Cuba. I also wrote to Rick Walker who runs the Festival Napa Valley in California who had just been to Cuba and thought it sounded very timely and exciting. We received so much encouragement and enthusiasm. It just seemed like a worthy adventure and a great way to build international relationships for something positive.”

http://classicalhavana.welltempered.com

ANDANTE
The Music Magazine of Turkey

http://www.andante.com.tr/en/7177/An-international-New-Start-Up-in-Havana

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"World class" exclaimed an exulted Hugh Mather at the end of the extraordinary recital by the Cuban pianist Marcos Madrigal today.

Playing in collaboration with the Keyboard Charitable Trust in the most remarkable series of great young pianists in London.

"on a cold day like this he has brought some Spanish sunshine into our lives" enthused a very excited Hugh,who has certainly seen some great young pianists in his time.

And much more besides, dear Hugh, as we were all witness today.

Right from the first note of the Chopin Nocturne in C Sharp minor op.posth,the penetrating luminosity of the sound gave us some indication that we were in the presence of a master.
Perfect trills all with such clarity and allowed to sing thanks to this musicians wonderful sense of balance.

Musician.....magician yes - on the piano,and on this not easy Yamaha grand he was able to convince us that the sounds can live forever just like the human voice.

A juggling act indeed when one knows as soon as you play a note on a percussion instrument it begins to die away...unless you have found the secret of a Rubinstein,Zimerman,Perahia or a Curzon.

It is an art that conceals art and requires above all talent,but also dedication ,passion and work.
Was it not Curzon,himself, who when asked his secret declared it was ninety per cent work and ten per cent talent.
What talent though!

Following with another nocturne the almost" ballade" like one in C minor op 48 n.1
The wonderful cantabile sound but the subtle sense of colour and a rubato of such good taste one was not even aware of it.
The music spoke as Chopin must have imagined it .
The tumultuous middle section was kept under control with all the sense of line and shape paramount.No fireworks here as is often the case in lesser hands .
The return of the melody above a shimmering accompaniment played with real passion and sentiment disappearing into the final expressive flourish so perfectly timed and with such poise .

Little did the audience expect the onslaught that followed with one of Prokofiev's "War Sonatas" .The seventh in B flat op 83
He threw himself into the fray " my kingdom for a horse indeed" ...no blood on the keys but we certainly got the idea in this inspired performance.
The second movement with its beautiful melody so sumptuously played with such ravishing sound a real magic trick indeed the violent passionate eruptions coming as even more of a contrast than expected.
The last movement "Precipitato".was just that .
The insistent rhythmic pulse maintained with a tenacious magnetism ending in the most violently rhythmic onslaught that brought him a standing ovation .
Rarely has that much heard sonata been heard in such a coherent full blooded but also passionate and tender performance I imagine since Richter's premiere performance.

And so after the storm the sun came out in a selection of pieces by his compatriot Lecuona .
Charmingly introduced by Marcos explaining the Cuban,Spanish,African influence and proceeding to charm and seduce us as only a true Cuban can.
Was not Jorge Bolet the most seductive of pianists too .
And so the colours the complicated syncopated rhythms all flowed from his fingertips seemingly so naturally .
A Gitaneiras with such transcendental fingerwork -knotty twine indeed - but no knots here just pure simple sunshine thrown off with the ease of someone who lives in the country where manyana reigns .
Malaguena ,of course was played to the manner born and from a beseeching public our charming magnificent pianist treated us to Goodbye Cuba .
Arrivederci I think you mean dear Marcos as Hugh was reaching for his diary before this young man could get to the door.

Marcos Madrigal at St Mary’s
CHRISTOPHER AXWORTHY·MARTEDÌ 24 GENNAIO 2017

https://christopheraxworthymusiccommentary.wordpress.com/2017/01/24/marcos-madrigal-at-st-marys/

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EXPRESSNEWS.UK.COM

Proyecto "Envía un piano a Cuba" realiza tercer concierto benéfico.

El reconocido músico cubano, Marcos Madrigal, y la cantante de ópera Ann Liebeck, ofrecieron un emotivo concierto en la sala del Bolívar Hall, en Londres, en apoyo al proyecto Send A Piano To Cuba, una iniciativa que dentro de muy poco hará posible el sueño de su promotora, Eralys Fernández, donar un piano a la Escuela de Música Conservatorio Amadeo Roldán de La Habana.

Se trata del tercer espectáculo musical organizado a beneficio de esta causa y que ha contado con el respaldo de la comunidad de cubanos en el Reino Unido y del público inglés y latinoamericano. A sala llena, los artistas ofrecieron a la audiencia un paseo por la música y las canciones de Ernesto Lecuona, Yalil Guerra, Rodrigo Prats, Gonzalo Roig y Xavier Montsalvatge.

La gracia y el talento de Liebeck fue uno de los encantos de la noche. Su afinidad por la música de la latinoamericana no dejó de notarse en cada canción. Muchos de sus recitales están inspirados en las melodías y los temas de la región, con especial interés en el tango. Su contribución también ha sido en el ámbito académico. En 2016, fue invitada a dirigir talleres de ópera en el Instituto Superior de Artes en La Habana y Holguín.

Por su parte, el joven pianista cubano, Marcos Madrigal, demostró sus destrezas con gran profesionalismo y pasión. Madrigal ha logrado renombre tanto en Europa como en Estados Unidos y, recientemente, ha logrado lanzar al mercado su álbum ‘Cuba Piano Works of Lecuona’. Ambos artistas han trabajado juntos en recitales presentados en Roma, Viena, Oxford, Dublín y Londres. En esta ocasión, se unieron nuevamente para apoyar el proyecto que beneficiará a los futuros
pianistas cubanos.

Un sueño hecho realidad

El proyecto que comenzó en febrero del 2016 parece concretarse en los próximos dos meses con el envío del piano al Conservatorio Amadeo Roldán. Los promotores de la idea, la pianista Eralys Fernández, con el apoyo de "Cubanos en UK" y de las donaciones de quienes se unieron a la causa, hicieron posible la compra del piano de segunda mano que ahora recibe sus últimos retoques para comenzar su travesía a la Habana.

Hace dos años, Eralys Fernández estuvo de regreso a su país natal para realizar una clase magistral en el Conservatorio Amadeo Roldán en el que había estudiado y trabajado. Tras esa experiencia, surgió la idea de materializar un aporte a los estudiantes y los profesores de la institución: "Me di cuenta que los alumnos estaban usando el mismo piano de cuando yo era estudiante y trabajaba allí y pensé que sería una buena idea, de alguna forma, ayudar al Conservatorio", comentó Eralys a Express News.

Nacida en Guanabacoa, la Habana, la músico cubana llegó al Reino Unido hace 11 años y su paso por las aulas que una vez la ayudaron a perfilar su talento, se convirtió en el gran incentivo para llevar adelante el proyecto Send a piano to Cuba. "Cuando estuve allí me sensibilicé mucho con ellos porque los muchachos querían estudiar, tocar y, sobre todo los profesores, es una dedicación y un amor de muchos años y pensé que había que ayudarlos, me vino del corazón", dijo Fernández.

Destacó el apoyo de las personas que han contribuido a la realización de este proyecto que espera no sea el último:"Necesitamos unirnos más para tener un futuro más brillante y darle mayores oportunidades a los niños, a las nuevas generaciones".

Tal como insistió Fernández, una de las personas que ha trabajado con ella para realización de este proyecto es el director de Cubanos en UK Daniesky Acosta. "Le estaré eternamente agradecida porque él y su esposa me ayudan mucho", afirmó. Gracias a ese apoyo, "hemos hecho conciertos y cada vez se unen más personas y músicos del mundo entero, estudiantes del Conservatorio que están fuera, incluso personas que no nos conocen han ido donando".

Por su parte, el director de Cubanos en UK, Daniesky Acosta, también se mostró agradecido con el apoyo recibido: "es una satisfacción enorme contribuir con la educación cubana porque muchos de nosotros que vivimos fuera del país estamos orgullosos de nuestros títulos universitarios y lo mínimo que podemos hacer es ayudar un poco para que las nuevas generaciones puedan disfrutar también de la educación que nosotros recibimos", dijo Acosta, e insistió "estamos muy contentos de haber recibido tanto apoyo de amigos de Cuba y de cubanos que han colaborado, principalmente músicos y artistas y gente que se ha acercado a nosotros para aportar su granito de arena".

Un concierto de bienvenida

Aunque todavía no están listos todos los detalles, los promotores de la iniciativa anunciaron que una vez llegue el piano a Cuba, organizarán un concierto que se realizará en la Habana para hacer la presentación del piano. Adicionalmente, Fernández adelantó que otro conservatorio podría servirse de este proyecto con la propuesta de nuevas donaciones.

Para seguir esta iniciativa y realizar donaciones, consultar la página de Facebook: Send a piano to Cuba, y la web cubanos.org.uk.


Carlos D Polanco | Miércoles, 25 de enero de 2017, 15:50

http://www.expressnews.uk.com/texto-diario/mostrar/569306/proyecto-envia-piano-cuba-realiza-tercer-concierto-benefico

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Concierto londinense de Marcos Madrigal reverenciará al piano cubano

El multipremiado pianista cubano Marcos Madrigal protagonizará junto a la talentosa soprano Ann Liebeck una gala concierto este sábado 21 de enero, en el Girton College Music Society de Londres, con un fin benéfico.

La iniciativa es parte del proyecto “Un piano para Cuba” creado por la concertista Eralys Fernández, y surge con el fin de recaudar fondos para la compra de pianos de cola destinados al Conservatorio Amadeo Roldán de La Habana.

La propuesta es respaldada por talentosos músicos locales, así como por una asociación de cubanos residentes en Gran Bretaña.

Durante la velada el público podrá disfrutar de canciones y música para piano de los compositores cubanos Ernesto Lecuona, Yalil Guerra, José María Vitier, Rodrigo Prats y Gonzalo Roig, así como del catalán Xavier Montsalvatge.

El programa comprende “Cinco canciones negras” de Xavier Montsalvatge, “Cinco canciones con versos de Juana de Ibarbarou” de Ernesto Lecuona, “Amor, for soprano and piano” de Yalil Guerra, “Soledad” de José María Vitier, “Maria Belén Chacón” de Rodrigo Prats y “Cecilia Valdés” de Gonzalo Roig.
Además de las creaciones de Ernesto Lecuona: “Cordoba”, “Gitanerias”, “Malagueña”, “La comparsa”, “A la antigua” y “En tres por cuatro”.

Este recital ha sido protagonizado por ambos intérpretes en Roma, Viena, Oxford, el Salón Nacional de Conciertos de Dublín y en el Centro South Bank de Londres, así como en la Sala Purcell del Teatro Reina Isabel.

Muy exitosa ha sido la carrera profesional de la soprano londinense Anna Liebeck, quien ganó el premio de estudiante del Royal College of Music Opera School y Mozarteum de Salzburgo y comenzó de esta manera su carrera dramática de soprano de coloratura.

Ella ganó el premio Shakespeare de Hamburgo dado por Dame Gwyneth Jones y comenzó su carrera internacional en la Ópera de Viena. Hizo su debut como Poussette de la ópera Manon junto a Adm Fischer, en una producción de Jean-Pierre Ponnelle.

Otros roles en la ópera de Viena Jenny en Mahagonny de Kurt Weill, Friederike en Lenz de Wolfgang Rihm y otros significativos papeles como Schoenberg's Moses and Aaron y más tarde en Horst Stein en una producción del legendario Goetz Friedrich.

En los Estados Unidos debutó en Pittsburg en la ópera de la Reina de la Noche, y repitió papel en la Vienna Volksoper, National Theatre Prague, Braunschweig State Theatre e hizo una gira con esta obra por escenarios de París, Salamanca, Segovia y Madrid.
Cuentan entre sus más memorables interpretaciones Lucia di Lammermoor, Gilda, Konstanze, Violetta, Zerbinetta, Musetta, Liu, y Countess en los siguientes escenarios: Marriage of Figaro, State Opera Prague, National Theatre Prague, Scottish Opera, English National Opera y Dartington Summer Festival.

Fue premiada por su formidable actuación en el Festival de Verano de Viena. En la temporada del 2009-2010 interpretó a Susalka e hizo su debut en Salomé en Pitzen y la Violeta fue premiada en la Opernair Gars, Austria, en la aclamada producción conducida por el maestro vienés Johannes Wildner.

Recientemente creó en Londres su compañía para la producción de espectáculos de primer orden en la Sala Purcell del Teatro Reina Isabel y el Palacio Real.

También ha colaborado con importante músicos de tango en el Reino Unido y se ha presentado en el famoso Pizza Express Jazz Club Pheasantry.

Trabajó con la BBC Symphony Orchestra and Strasbourg Philarmonic Orchestra. Con frecuencia en su suelo natal hace recitales en los que el repertorio se caracteriza por canciones españolas y latinoamericanas, especialmente tangos.

Ann Liebeck además fue invitada a dirigir talleres de ópera en la prestigiosa Universidad de las Artes de La Habana y Holguín en mayo de 2016.

http://www.radioenciclopedia.cu/noticias/concierto-londinense-marcos-madrigal-reverenciara-piano-cubano-20170117/

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Oberlin Artist Recital Series: Lake Como Academy pianists
by Daniel Hathaway

Officially raising the curtain on its new partnership with Italy’s International Piano Academy Lake Como, the Oberlin Conservatory of Music opened the 138th season of its Artist Recital Series on Sunday, September 27 in Finney Chapel
with an impressive recital by Ran Jia, Alessandro Deljavan, and Marcos Madrigal, three
artists who have recently been honing their skills to a fine edge at the institution founded
by William Grant Naboré in 2002.
Only seven pianists are invited to participate each year in the Lake Como program,
whose atmosphere is described as “more familial than that of an academy, and
communal rather than competitive.” Participants live in a 17th­century palazzo
overlooking the famous lake, and distinguished pianists make visits to give private
lessons and master classes. In the first phase of the partnership, Oberlin­Como Fellows
Luca Buratto (Italy) and David Bekker (Hungary) recently arrived at Oberlin to study
with Conservatory faculty, as well as with Lake Como teachers during four, week­long
residencies on campus each year.
Their performances on Sunday evening showed Ran Jia, Alessandro Deljavan, and
Marcos Madrigal to be master purveyors of their craft, and the repertoire they selected
for their mini­recitals (separated by 10­minute intermissions) seemed perfectly matched
to their individual musical personalities.
First up, Chinese­born Ran Jia played Franz Schubert’s Sonata in c minor, Opus
Posthumous, perhaps the most compact of the composer’s last three extended piano
works. Her elegant touch brought out Schubert’s lyrical lines and elucidated his more
complicated textures. Well­voiced pianissimos and fortes distinguished the slow
movement, and confident, steady rhythms underlined the tricky cross­hand gestures in
the concluding tarantella. Exuding poise at the keyboard, Ran Jia looked as though she
were completely enjoying herself, frequently smiling at Schubert’s more engaging
nuances.
Frédéric Chopin’s two sets of Études provide pianists with thorny technical problems to
solve — and piano competition juries with a handy way of judging where contestants
weigh in on the virtuosity scale. Italian pianist Alessandro Deljavan (who is half­Persian
on his father’s side) chose to play the Opus 25 Études in their entirety and in the order of
their publication, which in Chopin’s case makes good musical sense. While Deljavan
easily met their digital challenges, he also made the twelve studies real, tangible pieces
of music, from the graceful A­flat “Aeolian Harp” Étude to the tumultuous c­minor
“Ocean” scene that closes the set — titles not by Chopin!
Expertly layering the more complicated studies — inner voices came out clearly in No. 2
(“Bees”) — and making something musically coherent and expressive out of the
thundering octaves of No. 10, Deljavan even added a bit of vocalization to the more
lyrical pieces. Only No. 11, the infamous “Winter Wind” Étude, gave him a few
problems toward the end when the left­hand material grew blurry.
Twelve of Alexander Scriabin’s Opus 11 Preludes gave Cuban pianist Marcos Madrigal
the opportunity to introduce himself to the audience through music of engaging warmth
— and a bit of virtuosity as well. His fluent arm motions only added to the stylishness of
his playing.
Prokofiev’s Sonata No. 7, Op. 83 inhabits an entirely different musical realm, visiting
two opposing emotional polarities in the first movement, descending from lyricism into
tragedy in the second, and bursting into a riotous toccata in an odd meter at the end.
Madrigal played with both passion and control, bringing his portion of the concert —
and the entire evening — to a formidable conclusion.


http://clevelandclassical.com/oberlin-artist-recital-series-lake-como-academy-pianists-september-27/#more-15091

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THE OBERLIN REVIEW
Saturday, October 03, 2015

Oberlin-Como Partnership Starts on a High Note

Colin Roshak, Staff Writer October 2, 2015 Filed under ARTS, Music

This year marks the beginning of a new partnership between Oberlin Conservatory and the International Piano Academy Lake Como. William Naboré co-founded the program in 2002 to provide intensive training to some of the best young pianists from around the world. The new partner-ship establishes an exclusive U.S. hub for the Italy-based program and will allow two students, chosen from international applicants, to participate in a two-year artist diploma program. This past Sunday, three pianists from the academy presented a concert in Finney Chapel showcasing the high-caliber musicianship that Lake Como is producing. In addition to being the inaugural concert of the Oberlin-Como partnership, the performance also marked the start of the 138th season of the Artist Recital Series. Each of the three performers played differently from the others, but were similar in that they all had their own distinct voice. The variety of sounds and interpretations coupled with excellent choices in repertoire led to a successful and memorable concert.

The first to play was Chinese pianist Ran Jia, who performed Schubert’s brooding Sonata in C Minor. The first movement immediately put Jia’s remarkably clean and articulate technique to the test, and she passed with flying colors. Jia did not subscribe to the loose sense of rubato that solo performers often have, instead playing with an almost metronomic sense of time. Each blazing scale passage was even and precise. The second movement, in stark contrast to the tumultuousness of the first, featured a slow, optimistic chorale, which returned multiple times and was interspersed with short, faster sections. Jia played with a pure and uninhibited sound. Each time the original theme returned, she performed it with a slightly different color, emphasizing its importance within the structure of the piece. The third movement, a straightforward minuet and trio, passed fairly quickly and did not offer much musically, though Jia’s playing was excellent. The fourth movement returned to the drama and angst of the first; the melody bounced up and down the keyboard, and Jia maintained the tension until the final, emphatic chords.

After the precision and musical exactitude of Jia, Italian Alessandro Deljavan performed. His portion of the program was filled by Frédéric Chopin’s second set of 12 études. Each of the short pieces showcased a different skill set of Deljavan. He navigated the changing characters with ease, quickly shifting from barrages of virtuosity to more somber and introspective moods. Deljavan played with a romantic interpretation, utilizing a convincing sense of rubato and a legato touch. He could often be heard singing along with the music, Glenn Gouldian style, which helped him to shape phrases with a sense of natural breath. The seventh of the twelve etudes was especially touching. Titled “Cello,” it was the first respite after six dazzlingly virtuosic movements. The slow opening theme balanced well between the bass and the higher melody, and the music slowly morphed into something immensely heartfelt. Although Deljavan’s technique through all of the difficult études was impressive, the slow music showcased his playing best. His legato phrasing and sense of timing drew out the intensity and romanticism of the music. Deljavan finished with the bombastic 12th étude “Ocean,” which evoked imagery of an unforgiving and destructive sea, until the end of the piece which evoked imagery of the sun coming out —a glimmer of hope on the stormy horizon.

After the 12 Chopin études came 12 of Alexander Scriabin’s 24 preludes, performed by the third and final pianist, Cuban Marcos Madrigal. It seemed that the best might have been saved for last, as every moment of Madrigal’s performance was expertly executed. Much like the Chopin that had preceded it, each of the Scriabin preludes had its own character. Madrigal played with an enormous sound that filled Finney Chapel, but in quieter passages he also played with a tender and sensitive touch. He seemed to find a good compromise between Jia’s metronomic rhythm and Deljavan’s sense of freedom within the long lines. The slow and reflective 15th prelude showed off Madrigal’s more delicate touch, while the faster 23rd gave him a chance to demonstrate a more youthful side to his playing. After the 12 preludes, Madrigal finished the concert with a remarkable performance of Sergei Prokofiev’s relentless Sonata No. 7. Through all three movements, Madrigal was never weighed down by the intensity and virtuosity of the music. He never released the tension, even in the most intimate movements. The third movement was a hailstorm of musical genius, which Madrigal played with impeccable technique and an undeterred sense of lyricism.

Thanks to three spectacular and varied performances, the inaugural concert of the Oberlin-Como program was an immense success. The pianists demonstrated not only impressive command of the keyboard but also a sense of individuality. In the world of classical music where achieving an elusive perfection is a driving force, these three pianists showed that what is most important is to have a distinct artistic voice and to commit to it wholeheartedly.

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Marcos Madrigal en concierto por un piano para Cuba.

La soprano Ann Liebeck y el pianista Marcos Madrigal serán los protagonistas de un concierto en el Girton College Music Society de Londres, como parte del proyecto Un piano para Cuba, creado por la concertista Eralys Fernández.

La iniciativa tiene como meta recaudar fondos para donar un piano de cola al Conservatorio Amadeo Roldán y es apoyada por talentosos músicos, así como por una asociación de cubanos residentes en Gran Bretaña.

En la presentación Madrigal y Ann Liebeck interpretarán música de Ernesto Lecuona, Yalil Guerra, José María Vitier, Rodrigo Prats, Gonzalo Roig y Xavier Montsalvatge.

Eralys expresó recientemente: “Cuba es famosa por su rica historia en las artes y la cultura, por proporcionar educación gratuita a los más altos estándares para todos sus ciudadanos”.

Refiriéndose a la academia de la cual es egresada, la cubana residente en Londres dijo: “A pesar de ser una de las instituciones más prestigiosas de la Isla, los pianos que posee están en mal estado. Estos instrumentos son extremadamente caros para comprarlos en el mercado internacional, especialmente para Cuba, por causa del bloqueo que Estados Unidos le impone a la Isla desde 1961”.

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El reconocido pianista cubano Marcos Madrigal debutará este 20 de junio en la Ópera Nacional de Bucarest, con el Concierto para Piano No. 5 en Mi Bemol Mayor, Opus 73 Emperador, de Ludwig van Beethoven.

La presentación, que lleva por título Beethoveniana, será dirigida por el Maestro Víctor Gheorghe Dumânescu, y se completará con la Obertura Egmont y la Cuarta Sinfonía, también del compositor alemán.

La audición constituye la gala de cierre de la temporada sinfónica de la Ópera Nacional de Bucarest, una de las principales instituciones culturales de Rumania y uno de los centros musicales más importantes de Europa del este.

Marcos Madrigal expresó su orgullo por la invitación para actuar como solista en la sala de conciertos de la capital rumana acompañado por la Orquesta de la Ópera Nacional de Bucarest, formación estable de esa sede.

El cubano llega a la nueva presentación tras su paso por San Remo, Roma y Nápoles.

Sus siguientes compromisos internacionales lo llevarán a la Reggia di Caserta, Italia, y al National Concert Hall de Dublín.

CUBA:

http://www.cmbfradio.cu/articulo.php?art=2362

http://www.radiohc.cu/noticias/cultura/59781-pianista-cubano-marcos-madrigal-evoca-a-beethoven

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OUT OF THIS WORLD
Cuban pianist Marcos Madrigal plays Schumann, Beethoven, Poulenc, de Séverac and Lecuona, heard by BILL NEWMAN

The Keyboard Charitable Trust event on Wednesday 26 February 2014 at Steinway Hall [London, UK] contained music by Schumann, Beethoven, Poulenc, de Séverac and Lecuona. It was performed by the marvelous Cuban pianist-artist Marcos Madrigal.
This young man, born in Havana, Cuba, gave absolutely superb performances throughout the evening.
He handled the repertoire like a great master, with superb variety of touch. In turn, the works, in order, were Schumann's Gesange der Fruhe Op 133, Beethoven's Sonata in A major Op 101, Poulenc's Melancolie, Déodat de Séverac's Les Muletiers devant le Christ de Llivia, and the popular four pieces that make up Ernesto Lecuona's Suite Andalucia — Andalucia, Gitanerias, Córdoba and Malagueña — the last-named transformed into a jazz idealist orchestral showpiece, turned into a riot of colour by the late Stan Kenton.
I wished Marcos good fortune, and considered that he should return to our shores and perform at Wigmore Hall — just around the corner from Steinway Hall — because his entire programme was quite out of this world! He is a very modest man, winning a 'special mention' for his interpretations, affable to audiences and quite definitely those members who make up the Keyboard Trust, led by the estimable John Leech and his wife and teacher Noretta Conci-Leech. Bon voyage Marcos: come again and make great music for us all.

http://www.mvdaily.com/2014/07/madrigal.htm

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MAGNIFICENT MARCOS

What a treat the other day after gazing at the most marvellous Caravaggios in S.Luigi Francesi and S Agostino there in the Sala Accademica next door in the Pontificio Istituto della Musica Sacra was the most amazing recital of Cuban music for the 80th anniversary of relations between the Republic of Cuba and the Vatican .All this on the very afternoon that President Obama was to declare in America the official re-opening of relations between America and Cuba.

Amazing virtuoso piano pieces all based on typical dance rhythms had us all not only clicking our heels but admiring the absolute control of the pianist.

A magnificent Fazioli concert grand rather too bright to be able to savour the subtlety of colour and the amazing independence between the hands .All abundantly clear on the magnificent instrument used for the recording that has just been released for Academy recordings .And after this treat another one at Prof Franco Carlo Ricciprivate gathering of friends with Michelangelo Carbonaraoffering a much more sober programme of Beethoven Liszt and Brahms ......all superbly played on a 1890 Pleyel .Both Marcos and Michelangelo helped by the Keyboard Charitable Trust and more interestingly students of William Grant Nabore at the International Piano Academy Lake Como .Even more interesting was that that very night Dmitry Masleev,also a student of Nabore was declared Gold medal winner of the Tchaikowsky Competition in Moscow.A night to remember you might say and what a way to start the merry month of July.

Christopher Axworthy

https://www.facebook.com/notes/christopher-axworthy/magnificent-marcos/10153113578772309

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Per la prima volta la musica di Ernesto Lecuona è stata interpretata al VolksTheatre di Vienna o Teatro del Popolo, nel debutto di due giovani artisti dell’Isola caraibica con il concerto “Estás en mi corazòn”, un omaggio al celebre pianista e compositore cubano nel 120º anniversario dalla sua nascita.

Moltissimi applausi sono stati tributati al multi premiato Marcos Madrigal per l’interpretazione di tre pezzi per pianoforte di Leccona, “Córdoba”, “Gitanerías” e “Malagueña” parte della Suite Andalucia, che secondo il compositore francese Maurice Ravel è più bella e melodiosa del suo “Bolero”.

In Madrigal il pubblico ha subito scoperto un musicista dotato delle qualità pianistiche eccezionali, dimostrate con la esecuzione delle complessità ritmica delle opere di Lecuona, che sembravano scritte per lui.

il soprano e cantante italo-cubana Monica Marziota ha cantato “Mi vida eres tú” e la canzone che ha dato nome al concerto, scelte tra le più di 600 opere del genio musicale e prodigioso pianista creatore di una musica con radici nella ritmica afro- cubana -senza mai essere folclorista- che “nasce del popolo, non è volgare, ma anzi è accessibile”.*

L’ ingegno del più importante musico cubano del secolo XX, conosciuto come il “Gershwin di Cuba”, corrisponde alle influenze musicali di suoi conterranei Manuel Saumell e Ignacio Cervantes e dello statunitense Louis Moreau Gottschalk, assieme al legato musicale di Amadeo Roldán e Alejandro García Caturla.

Il progetto del concerto è nato dall’iniziativa di presentare tre giovani isolani, di Cuba e della Sicilia, sul palcoscenico. Il tenore e violinista Luca Lombardo ha aperto la kermesse con tre arie di Francesco Paolo Tosti, compositore italiano ed autore di romanze da salotto o da camera.

I pezzi di Tosti: “ A vucchella”, una canzone del 1907 con il testo in napoletano dal poeta Gabriele D'Annunzio, dovuto a una sfida sulla sua capacità di poter comporre versi in questo dialetto essendo lui abruzzese; “L'ultima canzone”, con il titolo alternativo “Mi hanno detto che domani”, del librettista Francesco Cimmino e “Marechiaro”, con versi del napoletano Salvatore Di Giacomo. Il ponte tra L’Italia e Cuba passa per il mondo musicale argentino di cui la milonga e il tango si sono nutriti dalla cellula ritmica del genere musicale cubano Habanera.

Altri brani del repertorio sono stati il tango classico di Carlos Gardel e famosi brani di due compositori nati nello stesso anno: Ariel Ramírez, affascinato dalla musica dei gauchos e dei creoli sulle montagne e Astor Piazzolla, riformatore del tango e strumentista d'avanguardia nato da genitori di origine italiana. In omaggio alla poetessa argentina Alfonsina Storni fu scritta “Alfonsina y el mar” del musicista Ramírez con il paroliere Félix Luna ispirato dall’ultima poesia della Storni dove annunciava il suo suicidio nel Mar della Plata.

L’ incantesimo ha raggiunto alte quote con il celebre tango “Oblivion” e la “Milonga in re” para violino e pianoforte, una sorta di danza popolare d’origine Argentina che deriva dalla più comune Habanera, esportata da Cuba agli inizi del XIX secolo.

Spesso la Milonga veniva chiamata “la habanera dei poveri” per la somiglianza. Il Tango con gli anni tolse molta popolarità alla Milonga che venne presto confusa con il tango stesso, da questo deriva la definizione di Tango-Milonga, cioè un tipo di tango con un adattamento leggermente più veloce e dal ritmo molto più marcato.

La voce brillante e potente, assieme alla forte presenza scenica della Marziota ha colpito l’auditorio sorpreso con la sua performance durante tutto il concerto, e in particolare con i passi di tango. Un altro brano nel programma fu “El día que me quieras”, del compositore Carlos Gardel in binomio con il paroliere brasiliano Alfredo Le Pera, il cui testo è una parafrasi della poesia di Amado Nervo, inclusa nel suo libro postumo, *"L'arciere divino"* (1919).

Lombardo, con le sue brillanti e seducenti interpretazioni, ha collegato il viaggio musicale immaginario verso il Regno delle Due Sicilie, con canzoni tipiche dell’isola italiana come “Sciuri sciuri”, del folclore popolare siciliano; e la ballata siciliana autentica"Brucia la terra", proveniente dalla città di Corleone, che fa parte della colonna sonora del film “Il Padrino” del grande compositore Nino Rota.

A questo incontro con le meraviglie musicali d’ Italia, Cuba e Argentina, non poteva non mancare “Reginella” (1917), una delle canzoni napoletane più famose di tutti i tempi del paroliere Libero Bovio e del musicista Gaetano Lama concepita in tempo di valzer.

La pennellata d’aria spagnola che unisce i popoli europei e latino americani, con grandi tradizioni musicali e che si sono sempre ispirati a vicenda, la dipinge “Granada”, una canzone diffusa nel mondo e considerata l’inno ufficiale della città spagnola de L’Alhambra. Viva la musica, la più bella forma della bellezza, offerta da Madrigal, Marziota e Lombardo - davanti a un numerosissimo pubblico con le autorità diplomatiche di Cuba e Italia presso il governo dell’Austria - nel concerto “Estás en mi corazòn”, un debutto con la musica di Lecuona nel Teatro fondato nel 1889 su richiesta dei cittadini di Vienna!

Autore: Carmen Oria

Periodico Granma (CUBA):
http://it.granma.cu/cultura/2015-02-27/la-musica-del-gershwin-di-cuba-al-volkstheatre-di-vienna

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Dans le cadre de sa tournée internationale, le pianiste cubain Marcos Madrigal s’est présenté pour la première fois dans le prestigieux Purcell Room du Queen Elizabeth Hall de Londres le 2 décembre.

Le pianiste était accompagné par le grand violoniste de jazz Omar Puente et par la chanteuse d´opéra et de tango Ann Liebeck, il a offert un programme axé sur la musique du compositeur cubain Ernesto Lecuona, célèbre pour son groupe de jazz dans La Havane des années 1930 et 1940, ainsi que des œuvres espagnoles, argentines et brésiliennes. Ce concert, intitulé Cuban Classics, est un voyage qui reflète comment le legs folklorique afro-caribéen a eu une influence sur la tradition de la musique classique d´Amérique Latine.

C’est la troisième fois que Marcos Madrigal est présent à Londres cette année. Le premier était en février, avec ses débuts dans le Steinway Hall dans la capitale anglaise, ensuite en mai dans la salle The Forge avec la soprano Ann Liebeck, avec laquelle il a joué de nouveau devant le public britannique lors de cet intéressant récital.

Marcos Madrigal a remporté le Prix Ginastera, le Prix du public et le Deuxième Prix du Concours International de Piano de Panama 2014 et il vient d’enregistrer récemment un album en Italie avec des œuvres d’Ernesto Lecuona, qui sortira durant ce mois de décembre.

CUBARTE:
http://www.cubarte.cult.cu/fr/noticia/marcos-madrigal-fait-ses-d-buts-dans-le-queen-elizabeth-hall/4653

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Siguiendo con su exitosa gira internacional, el pianista cubano Marcos Madrigal se presentará por primera vez en la prestigiosa Purcell Room del Queen Elizabeth Hall de Londres el próximo día 2 de diciembre.

El intérprete, que estará acompañado por el virtuoso violinista de jazz Omar Puente y por la cantante de ópera y tango Ann Liebeck, ofrecerá un programa centrado en la música del compositor cubano Ernesto Lecuona, famoso por su banda de jazz en La Habana de los años 1930 y 1940. También sonarán obras españolas, argentinas y brasileñas. Bajo el nombre Cuban Classics, este concierto pretende ser un viaje que refleje cómo el legado folclórico africano-caribeño ha influido en la tradición musical clásica de Latinoamérica.

Madrigal regresa a Londres este año por tercera vez. La primera fue en febrero, con su sonado debut en el Steinway Hall de la capital inglesa. Lo vimos de nuevo en mayo en la sala The Forge, junto a la soprano Ann Liebeck, con la que ahora vuelve a actuar frente al público británico en este interesante concierto.

La cita llega después de que Marcos Madrigal haya ganado el Premio Ginastera, el Premio del público y el Segundo Premio del Concurso Internacional de Piano de Panamá 2014. Además, recientemente se ha sabido que este mes de diciembre saldrá al mercado un disco que Madrigal ha grabado en Italia con música de Ernesto Lecuona.

Mundo Clásico (España):
http://www.mundoclasico.com/ed/documentos/doc-ver.aspx?id=62bd5cff-be24-4b08-8e46-33973a7ff4c3

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Il pianista cubano Marcos Madrigal ha appena iniziato un giro in Italia, dove offrirà tre concerti con l’ Orchestra Filarmonica Marchigiana.

Il primo concerto lo offrirà nel Teatro delle Muse, ad Ancona, poi suonerà nel teatro Rossini, di Pesaro, e domenica 16 novembre nel Teatro Gentile, a Fabriano.

Madrigal interpreterà la Rapsodia su un tema di Paganini per piano e orchestra, opus 43, del compositore russo Serguei Rachmaninov, che gli ha dato molto successo nella sua carriera, perchè, dicono gli specialisti, questo artista unisce la complessità tecnica all’eleganza e alla fluidità.

Il maestro italiano Federico Mondelci dirigerà l’orchestra, alla quale si unirà il pianista dell’Ucraina Vitaly Pisarenko, nel programma intitolato “Incontro con Rachmaninov”.

Il prossimo 21 novembre, il virtuoso pianista cubano offrirà un concerto con musica del disco “Classico Napoletano” per l’Associazione Italia - Austria di Roma.

In questa occasione, condividerà il palcoscenico con il soprano Letizia Calandra e il chitarrista Riccardo Medile.

Il primo ballerino del New York City Ballet Joaquín de Luz ha confessato d’aver ballato l’opera “Other dances”, di Jerome Robbins, accompagnato da specialisti in Chopin, ma che mai aveva ballato così bene come a L’Avana, con l’accompagnamento di Madrigal.

De Luz, originario della Spagna, ha definito la relazione del suo collega della compagnia Ashley Bouder e la sua personale con il pianista, come “un dialogo favoloso”.

Numerosi festival e concorsi, a Panamá, Costa Rica, Italia, Svizzera, Spagna e Cuba hanno concesso premi all’eccellenza interpretativa di Madrigal, i cui concerti in Gran Bretagna, Argentina, Colombia, Italia e altri paesi ottengono sempre un grande successo (Traduzione GM - Granma Int.)

Periodico Granma (Cuba):
http://it.granma.cu/cultura/2014-11-13/il-pianista-cubano-marcos-madrigal-comincia-una-turnee-in-italia

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El pianista cubano Marcos Madrigal inicia hoy una gira por Italia, donde ofrecerá tres conciertos junto a la local Orquesta Filarmónica Marchigiana.

El primer concierto tendrá lugar en el Teatro delle Muse, de la ciudad de Ancona, mañana tocará en el Rossini, localizado en Pésaro, y el próximo 16 de noviembre en el Teatro Gentile, en Fabriano.

Madrigal interpretará Rapsodia sobre un tema de Paganini para piano y orquesta, opus 43, del compositor ruso Serguei Rachmaninov, que le ha reportado algunos de los mayores éxitos de su carrera, pues -según especialistas- el artista sortea la complejidad técnica con elegancia y fluidez.

El maestro italiano Federico Mondelci dirigirá la orquesta y se espera la participación del también pianista ucraniano Vitaly Pisarenko dentro del programa titulado Encuentro con Rachmaninov.

Además, el venidero 21 de noviembre, el cubano ofrecerá un concierto con música del disco Classico Napolitano para la Associazione Amici Italia Austria de Roma.

En esa ocasión, compartirá la escena con la soprano Letizia Calandra y el guitarrista Riccardo Medile.

Recientemente en Cuba, el primer bailarín del New York City Ballet Joaquín de Luz confesó que había bailado la obra Other dances, de Jerome Robbins, acompañado de especialistas en Chopin pero nunca le había quedado tan bien como en La Habana, junto a Madrigal.

De Luz, originario de España, catalogó la relación de su colega de compañía Ashley Bouder y de él con el pianista como un diálogo fabuloso.

En el 24 Festival Internacional de Ballet de La Habana, el artista cubano también acompañó a las primeras figuras del Ballet Nacional de su país Viengsay Valdés y Víctor Estévez en una versión de Nuestros valses, del coreógrafo venezolano Vicente Nebrada, con música de Teresa Carreño.

Numerosos certámenes en Panamá, Costa Rica, Italia, Suiza, España y Cuba concedieron premios a la excelencia interpretativa de Madrigal, cuyos conciertos en Gran Bretaña, Argentina, Colombia, Italia y otros países, alcanzan gran éxito.

Cuba Oggi (Italia):
https://cubaoggi.wordpress.com/2014/11/13/pianista-cubano-marcos-madrigal-comienza-gira-por-italia/?utm_source=twitterfeed&utm_medium=twitter

Havana Times:
http://www.havanatimes.org/sp/?p=100735

Cubarte:
http://archivo.cubarte.cult.cu/periodico/noticias/173852/173852.html

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Il primo ballerino del New York City Ballet Joaquin de Luz ha confessato oggi che ha ballato “Other dances” accompagnato da specialisti in Chopin ma mai tanto bene come qui insieme al pianista cubano Marcos Madrigal.
Il dialogo di Madrigal in scena con la mia compagna Ashley Bouder e con me è stato favoloso e credo che il pubblico lo ha percepito, siamo stati molto fortunati, ha sostenuto l’artista spagnolo.

Abbiamo ballato questo con esperti in Chopin al piano, ma mai come siamo riusciti qui a L’Avana, ha commentato nella sede del Balletto Nazionale di Cuba, prima di entrare alla classe del maestro cubano Lazaro Carreño, che l’ha preparato nel 1996 per partecipare ad una gara in Ungheria.

De Luz ha ballato il passato 2 e 3 novembre nella sala Covarrubias del Teatro Nazionale nella festa del 24° Festival Internazionale del Balletto de L’Avana.

Per lui, sarà un piacere tornare a ballare il prossimo 6 novembre nel Festival Internazionale, dentro un programma previsto da realizzarsi nel Teatro Mella di questa capitale.

Il ballerino considerato dalla critica come uno dei più brillanti esponenti della danza maschile attuale, inaugurerà a Cuba l’opera Cinque variazioni su un tema, del coreografo messicano David Fernandez.

PRENSA LATINA:
http://italiano.prensa-latina.cu/index.php?option=com_content&view=article&id=48641:gran-ballerino-spagnolo-elogia-pianista-cubano-marcos-madrigal&opcion=pl-ver-noticia&catid=2&Itemid=203

CUBA OGGI:
https://cubaoggi.wordpress.com/2014/11/05/gran-ballerino-spagnolo-elogia-pianista-cubano-marcos-madrigal/?utm_source=twitterfeed&utm_medium=twitter

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El primer bailarín del New York City Ballet, Joaquín de Luz, dijo este martes que ha bailado “Other dances” acompañado de especialistas en Chopin, pero nunca tan bien como en el actual Festival Internacional de Ballet de La Habana, junto al pianista cubano Marcos Madrigal.

El diálogo de Madrigal en escena con mi compañera Ashley Bouder y conmigo fue fabuloso y creo que el público lo sintió, fuimos muy afortunados, sostuvo el artista originario de España.

Hemos bailado esto con expertos en Chopin al piano y no ha salido ni parecido al que logramos en La Habana, comentó en la sede del Ballet Nacional de Cuba, antes de entrar a la clase del maestro local Lázaro Carreño, quien lo entrenó en 1996 para participar en una competencia en Hungría.

Allí conquistó la medalla de oro e inmediatamente después se integró al Ballet de Pennsylvania, en Estados Unidos, al año siguiente al American Ballet Theatre y en 2003 a la otra gran compañía de Nueva York, a fin de ampliar su repertorio.

De Luz bailó el pasado 2 y 3 de noviembre en la sala Covarrubias del Teatro Nacional dentro de las galas del 24 Festival Internacional de Ballet de La Habana.

Bouder y él interpretaron de manera sublime Other dances, una pieza del coreógrafo estadounidense Jerome Robbins estrenada en 1976 por los geniales Natalia Makarova y Mijaíl Baryshnikov.

La artista principal del New York City respiró técnica con un nivel magistral de limpieza y seguridad, dominio del cuerpo, control y elegancia.

Ella es una bailarina afilada, muy fuerte técnicamente pero cuando debe asumir piezas más suaves como esta se transforma y transmite una energía especial en el escenario, opinó De Luz, quien estuvo a la altura y consiguió engañar al público al hacerle creer que perdió el equilibrio un instante.

Según relató, en un ensayo de Robbins con Baryshnikov, este perdió el centro e intentó recuperarlo rápido pero al creador le gustó la intención y lo dejó como parte de la coreografía.

¿Creyeron que había perdido el equilibrio?, entonces lo hice bien, exclamó orgulloso en un encuentro con la prensa acreditada en el evento.

El artista asegura que amó bailar en Cuba, un país donde se quiere tanto a la danza, a diferencia de su natal España donde empujan a los bailarines clásicos hacia el exilio, comentó.

Para De Luz, será un placer volver a actuar el próximo 6 de noviembre en el Festival Internacional, dentro de un programa concierto previsto para realizarse en el Teatro Mella de esta capital.

El bailarín considerado por la crítica como uno de las más brillantes exponentes de la danza masculina actual, estrenará en Cuba la obra Cinco variaciones sobre un tema, del coreógrafo mexicano David Fernández.

Por su parte, Madrigal, ganador en 2013 del segundo premio en el 55 Concurso Internacional de Piano de Jaén, España, participará el venidero 7 de noviembre en la gala de clausura del 24 Festival Internacional de Ballet.

En este espectáculo, acompañará a la primera bailarina cubana Viengsay Valdés y al bailarín principal Víctor Estévez en una versión de Nuestros valses, del coreógrafo Vicente Nebrada, con música de Teresa Carreño.

CUBADEBATE:
http://www.cubadebate.cu/noticias/2014/11/04/primer-bailarin-del-new-york-city-ballet-elogia-maestria-de-pianista-cubano-marcos-madrigal/?utm_source=twitterfeed&utm_medium=twitter#.VMuOcmiG-hI

CUBARTE:
http://archivo.cubarte.cult.cu/periodico/noticias/173774/173774.html

RADIO HABANA CUBA:
http://www.radiohc.cu/noticias/cultura/38354-primer-bailarin-del-new-york-city-ballet-elogia-maestria-de-pianista-cubano-marcos-madrigal?utm_medium=twitter&utm_source=twitterfeed

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El pianista cubano Marcos Madrigal anota un nuevo éxito en su carrera tras obtener el segundo premio, premio del público y premio Ginastera (que otorga la hija del compositor) en el 6º Concurso Internacional de Piano de Panamá. El certamen, que tuvo lugar entre los días 14 y 21 de octubre en la capital del país centroamericano, es uno de los más prestigiosos del circuito internacional y el más notable de los organizados en los países latinos.

Tras su paso por Panamá, Madrigal visitará Cuba para participar en el Festival Internacional de Ballet de La Habana, cita cumbre del ballet mundial. Allí pondrá música al montaje Other Dances, ballet creado en los años 70 por Jerome Robbins a partir de música de Frederic Chopin. Lo escucharemos de nuevo en la clausura del Festival, esta vez con Valsette, una adaptación del famoso Nuestros valses de Vicente Nebreda y que encabezará Viengsay Valdés, estrella del Ballet Nacional cubano.

Este compromiso llega después de que, hace unas semanas, el pianista Marcos Madrigal haya visitado Bogotá, donde ha participado en el estreno en Colombia del Salmo de las Américas, del compositor y pianista cubano José María Vitier. Esta obra, que fue dirigida por el propio autor, contó con Madrigal y un destacado elenco de intérpretes internacionales, como la soprano Bárbara Llanes, la mezzosoprano Grace Echauri, el tenor Antoni Comas, el percusionista Abel Acosta Damas, el Coro Zelva Sonática, el Coro Filarmónico Infantil y los músicos de la Orquesta Filarmónica de Bogotá.

Mundo Clásico (España):
http://www.mundoclasico.com/ed/documentos/doc-ver.aspx?id=440703c8-62a2-4a69-92bc-028fd56c060c

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El pianista cubano se alzó con un trío de relevantes lauros en el VI Concurso In­ter­nacional de Piano Jaime y Nelly In­gram celebrado en la Ciudad de Panamá

Autor: Pedro de la Hoz

La conquista de tres importantes recompensas en el VI Concurso In­ter­nacional de Piano Jaime y Nelly In­gram, recién culminado en Ciudad de Panamá, confirmó la as­cendente estatura artística del cubano Marcos Madrigal.

El joven pianista, de 30 años, se al­zó con el Segundo Premio, el Pre­mio del Público y el Premio Especial Al­berto Ginastera, este último concedido a la mejor interpretación de una obra del célebre compositor argentino.

Justamente en el concierto de los laureados, Madrigal convenció al au­­­ditorio y a la crítica que asistió al teatro Nacional de la capital istmeña con la Sonata No. 2, de Ginastera, partitura sumamente exigente en técnica y expresión.

Entre los 14 concursantes de Es­tados Unidos, Corea del Sur, Chi­na, Japón, China Taipei, Colombia, Chi­le y Pa­namá, el Primer Premio re­cayó en la coreana Kim KhoWoon, de 30 años, laureada previamente en certámenes internacionales en An­dorra, Weimar, Kiev y la capital ru­sa.

El Tercer Premio recayó en la japo­ne­­sa Maiko Ami y el Cuarto Premio en la cubana Willanny Darias, de apenas 20 años, alumna de Rosalía Capo­te, Teresita Junco y Aldo López-Gavilán, y actualmente discípula del cubano Salomon Gadles Mikowsky en la Maes­tría que imparte en la Man­ha­ttan School of Music.

Tras egresar en el 2002 del Con­servatorio Amadeo Roldán también baj­o la tutela de Teresita Junco y ha­ber conquistado ese año el Pre­mio de la UNEAC, Madrigal desa­rrolló una ca­rrera internacional que lo ha llevado a escenarios de primer nivel en varios países europeos. Este mismo año protagonizó en La Habana la clausura del II Encuentro de Jóvenes Pianistas.

El certamen panameño, organizado y presidido por el maestro Jai­me Ingram, encumbrado como el más valioso exponente contemporáneo de la ejecución pianística en su país, ocupa un espacio privilegiado en la agenda latinoamericana de la llamada música de concierto.

PERIÓDICO GRAMMA (Cuba)
http://www.granma.cu/cultura/2014-11-04/triple-corona-de-madrigal-en-panama

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Luego de casi tres años de ausencias de los escenarios cubanos el laureado instrumentista Marcos Madrigal dijo sentirse emocionado de participar en la gala que finalizará este 29 de junio, en La Habana, el Segundo Encuentro de Jóvenes Pianistas.

Agradeció la invitación que le permitirá interpretar el Concierto para Piano en la menor, Opus 16, de Edvard Grieg, acompañado por la Orquesta Sinfónica Nacional de Cuba, bajo la dirección del Maestro Enrique Pérez Mesa.

Madrigal, que elogió el talento de los intérpretes participantes, compartirá la jornada con Jie Yuan, de China, quien ejecutará el Concierto para piano No. 2 en fa menor, Opus 21, de Frédéric Chopin.

Galardonado entre otros lauros con el primer premio internacional Città di Avezzano y el segundo del 55º. Concurso Internacional de Piano Premio Jaén, el cubano regresó a la Isla con el grado científico de Máster en Música que obtuvo en Italia.

Obtuvo el título de Maestría en Estudios Avanzados para la Ejecución y la Interpretación de la Música con un programa concierto de los alemanes Ludwig Van Beethoven y Robert Schumann, además de su coterráneo Ernesto Lecuona.

Bajo la guía del profesor William Grant Naboré, venció 56 créditos, que en su opinión mucho enriquecieron su trayectoria artístico-profesional.

Marcos Madrigal aseguró entretanto que al regresar a Italia grabará un disco con la música de Lecuona, a propuesta del pedagogo con quien continuará su perfeccionamiento en la Academia de Piano Lago di Como.


CMBF (CUBA):
http://www.cmbfradio.cu/articulo.php?art=1833

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Famous and prizewinning Cuban pianist Marcos Madrigal, with a master’s degree in Music, arrives to Cuba after nearly three years of absence to offer a concert next June 29 during the closing day of the 2nd Young Pianists Meeting.
The jury of the University School of Music Conservatory of Italian Switzerland granted the highest grade to Madrigal to earn the title as Master of Advanced Studies in Music Performance and Interpretation with a program concert of German composers Ludwig Van Beethoven (1770 -1827) and Robert Schumann (1810-1856) and Cuban Ernesto Lecuona (1895-1963).

Directed by piano professor William Grant Naboré, Madrigal, who was the first to classify in the Jaén Award contest (2013) in Spain during his probation in the above mentioned conservatory, won 56 credits, that according to him have much enriched his professional artistic career.

Madrigal said to be excited for being able to share with the Cuban audience at Havana’s Teatro Marti during the Young Pianists Encounter organized by the Historian Office and Esteban Salas Musical Heritage Office, and whose general coordinator is musicologist Miriam Escudero.

He praised the so many talented interpreters from around the world taking part in this event directed by pedagogue and pianist Salomon Gadles Mikowsky. He also said to be honored by the invitation and to be able to perform the Concert for Piano in A minor by Norwegian and highest representative of Romanticism Edvard Hagerup Grieg, with the Cuban National Symphony Orchestra conducted by maestro Enrique Perez Mesa.

On his return to Italy, Madrigal will record an album with Lecuona’s music, a proposal by his professor Grant Naboré with whom he will continue improving his skills at the Lago di Como Piano Academy.

Autor: Carmen Oria | Fuente: Haciendo Radio | 28 de Junio 2014
Translation: Adriana Pérez (Cubarte)

CUBARTE (CUBA):
http://www.cubarte-english.cult.cu/paginas/actualidad/noticia.php?id=29715

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Con rango de Master en Música Marcos Madrigal al Encuentro de Jóvenes Pianistas

26 de junio de 2014 |Cuba, Encuentro de Jóvenes Pianistas, Marcos Madrigal, Música

Por Carmen Oria

Con el grado científico de Máster en Música llega a Cuba -tras casi tres años de ausencia- el multipremiado pianista Marcos Madrigal para ofrecer el próximo domingo 29 de junio, un concierto en la jornada de clausura del Segundo Encuentro de Jóvenes Pianistas.
il pianista cubano marcos madrigal
El jurado de la Escuela Universitaria de Música “Conservatorio de la Suiza Italiana” otorgó la máxima calificación a Madrigal para la obtención del título de “Maestría en Estudios Avanzados para la Ejecución y la Interpretación de la Música” con un programa concierto de los compositores alemanes Ludving Van Beethoven(1770- 1827) y Robert Schumann(1810-1856), y del cubano Ernesto Lecuona(1895-1963).
Bajo la guía del profesor de piano William Grant Naboré, el primer clasificado del concurso Premio Jaén(2013) en España durante su pasantía en el citado conservatorio venció 56 créditos, que en opinión del propio Marcos mucho han enriquecido su trayectoria artístico-profesional.
En exclusiva Madrigal manifestó su emoción por poder compartir con el público cubano en el Teatro Martí de La Habana con motivo de la segunda edición del Encuentro de Jóvenes Pianistas que organizan la Oficina del Historiador y el Gabinete de Patrimonio Musical Esteban Salas, y cuya coordinadora general es la musicóloga Miriam Escudero.
Elogió a los talentosos intérpretes de diversas partes del mundo que participan en la cita que artistícamente dirige el pedagogo y pianista Salomón Gadles Mikowsky.
Dijo sentirse honrado por haber sido invitado y poder ejecutar el Concierto para Piano en La menor del noruego y máximo representante del Romanticismo Edvard Hagerup Grieg, junto a la Orquesta Sinfónica Nacional de Cuba conducida por el Maestro Enríque Pérez Mesa.
A su regreso a Italia Madrigal grabará un disco con la música de Lecuona, a propuesta de su profesor Grant Naborè con quien continuará su perfeccionamiento en la Academia de Piano Lago di Como.

HABANA RADIO (CUBA):
http://www.habanaradio.cu/culturales/con-rango-de-master-en-musica-marcos-madrigal-al-encuentro-de-jovenes-pianistas/

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Marcos Madrigal and Latin American classics in London

Fuente: CUBARTE | 01 de Junio 2014

Once again renowned and prizewinning Cuban pianist Carlos Madrigal will show his skills as a musician this Sunday June 1 at 2pm at The Forge Venue in London, United Kingdom, according to the Iberian and Latin American Music Society (ILMS).
Madrigal, who recently performed in Vienna, Rome and Oxford (Holywell Music Room), will join opera singer Ann Liebeck in a song recital that will include pieces by Ernesto Lecuona—mainly solos—, Ernesto Granados and Heitor Villalobos, as well as some tango surprises. Marcos will also perform piano solos by Cuban composer Ernesto Lecuona

According to Swiss newspaper Corriere del Ticino, ‘Madrigal plays with taste, musicality and lyrical sensual freedom. Here is a pianist who regales us with some many emotions.’

Marcos Madrigal is preparing a new CD of the complete piano works of Ernesto Lecuona will be recorded in Italy and released in the autumn of 2015, according to the press release. He made his London solo debut at Steinway Hall in February 2014.

After his concerts in important countries like Italy and France, Madrigal will perform at the Martí Theater in Havana next June 29, during the closing gala of the II International Young Piano Players Encounter.

CUBARTE (Cuba):
http://www.cubarte-english.cult.cu/paginas/actualidad/noticia.php?id=29479

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The many awards winner Marcos Madrigal offered a Cuban classical music concert in the Italian capital, donating flowers for mothers all over the world with each musical note.

Autor: Carmen Oria

The many awards winner Marcos Madrigal offered a Cuban classical music concert in the Italian capital, donating flowers for mothers all over the world with each musical note.
The many awards winner Marcos Madrigal offered a Cuban classical music concert in the Italian capital, donating flowers for mothers all over the world with each musical note, as part of the Cuban Arts Festival ECCE Cuba.

The art critic and vice-president of Cuban Artists and Writers National Union (UNEAC), Pedro de la Hoz, declared in front of the Cuban Ambassador, Milagros Carina Soto Agüero and Miguel Barnet, president of UNEAC, that this young interpreter is one of the most important Cuban piano players in our days.

As he introduced the repertoire of the program, De la Hoz explained the Spanish and African origins of Cuban music, as well as its French and Italian influences.

He made a special emphasis on Ernesto Lecuona, one of the most important Cuban pianists, who is also one of the better known on an international level and represents “these two shores” that make up the nation´s musical identity.

The first person to classify for the Premio Jaén Contest (2013), in Spain, offered people unforgettable moments with the performance of around 25 pieces by authors such as Ignacio Cervantes, Carlos Fariñas, Manuel Saumell and the contemporary ones José María Vitier, Aldo López-Gavilán and Yalil Guerra. The pieces were so wonderfully intertwined that they lead the public through an infinite tunnel of autochthonous and unbridled rhythms that contrasted with elegant cadences and provocative silences of intense emotions.

Estrellita (Little Star) by the Mexican Manuel Ponce was the encore that brought calm back to those present in the hall of the Royal Spanish Academy in Rome, spellbounded by the passion that Marcos Madrigal awakens by challenging the keyboard with an absolute domain of the lyrics.

Maestro William Grant Naboré, from the Lago di Como Academy, where the young Medaglia d’Oro “Maison des Artistes” (2012) International Award is continuing his studies, commented on an exclusive interview that his piano development is higher and higher each time and one of his future projects is to record an album with Lecuona´s music.

After his recent concerts in important sites from France, Italy and Argentina, Madrigal will perform on June 29 at the Martí Theater in Havana, during the closing of the II International Young Piano Players Encounter, organized by the Office of the Historian and the Esteban Salas Musical Heritage Office. Here he will interpret the Norwegian and highest representative of Romanticism, Edvard Hagerup Grieg and he will be accompanied by the Cuban National Symphonic Orchestra.

CUBARTE (Cuba)
http://www.cubarte-english.cult.cu/paginas/actualidad/noticia.php?id=29319

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El multipremiado pianista Marcos Madrigal ofreció un concierto de música clásica cubana en la capital de Italia donando en cada nota musical flores a las Madres del mundo

Autor: Carmen Oria

Como parte de “ECCE Cuba”: la fiesta de las artes en la Mayor de las Antillas, el multipremiado pianista Marcos Madrigal ofreció un concierto de música clásica cubana en la capital de Italia donando en cada nota musical flores a las Madres del mundo.

En presencia de la embajadora de Cuba Milagros Carina Soto Agüero y Miguel Barnet, presidente de la Unión de Escritores y Artistas de Cuba; el crítico de Arte y vicepresidente de la UNEAC Pedro de la Hoz destacó al joven intérprete como una de las más importantes figuras del “pianismo” en la Isla.

Al introducir el repertorio en programa, De la Hoz explicó los orígenes españoles y africanos de la música cubana, así como sus influencias de la francesa y la italiana.

Particularizó en Ernesto Lecuona, uno de sus exponentes más relevantes e internacionalmente más conocido, y quien representa “esas dos orillas” que conforman la identidad musical de la nación.

El primer clasificado del Concurso “Premio Jaén”(2013), España, obsequió momentos inolvidables con la ejecución de unas 25 obras de autores como Ignacio Cervantes, Carlos Fariñas, Manuel Saumell, y los contemporáneos José María Vitier, Aldo López-Gavilán y Yalil Guerra, enlazadas magistralmente a tal punto de conducir al público por un infinito túnel de autóctonas y desenfrenadas polirrítmias contrastadas con elegantes cadencias y silencios provocadores de intensas emociones.

“Estrellita”, del mexicano Manuel Ponce, fue el ancore que devolvió el sosiego a los presentes en la sala de la Real Academia de España en Roma, embelesados por la pasión que Marcos Madrigal despierta desafiando el teclado con dominio absoluto del lirismo.

El Maestro William Grant Naboré, de la Academia de Piano Lago di Como, donde se perfecciona el joven Premio Internacional Medaglia d’Oro “Maison des Artistes”(2012) comentó en exclusiva que cada vez su desarrollo pianístico es superior; y de futuros proyectos de grabar un disco con la música de Lecuona.

Tras sus recientes conciertos en importantes plazas de Francia, Italia y Argentina; Madrigal interpretará el próximo 29 de junio en el Teatro Martí de La Habana, al noruego y máximo representante del Romanticismo Edvard Hagerup Grieg junto a la Orquesta Sinfónica Nacional de Cuba, en la clausura del II Encuentro Internacional de Jóvenes Pianistas organizado por Oficina del Historiador y el Gabinete de Patrimonio Musical Esteban Salas.

PERIÓDICO GRANMA (Cuba)
http://www.granma.cu/cultura/2014-05-12/regala-marcos-madrigal-notas-musicales-como-flores-a-las-madres-del-mundo

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El pianista cubano Marcos Madrigal sigue con su intensa agenda de conciertos en Italia, esta vez ofreciendo un recital en la célebre Real Academia Española de Roma el próximo 9 de mayo.

El concierto, que tendrá lugar a las 20:30h (hora local de Italia) constará de un programa con obras de los compositores cubanos Ernesto Lecuona, Yalil Guerra, Carlos Fariñas, Manuel Saumell, Ignacio Cervantes, José María Vitier y Aldo López Gavilán. De este modo, Madrigal regresa a sus raíces musicales para interpretar a los grandes autores de la tradición clásica cubana, de la que es uno de los mayores expertos en la actualidad.

El recital es uno de los platos fuertes del festival de cultura cubana ECCE CUBA, que organiza la Embajada de Cuba en Italia en colaboración con el Instituto Cervantes de Roma en distintos puntos de la capital italiana.

La Real Academia Española de Roma cuenta con una extensa tradición de conciertos en la ciudad. Además, es uno de los edificios más emblemáticos de Roma, pues en ella se levanta una de las joyas del arte del Renacimiento, el famoso Tempietto del arquitecto Donato Bramante.

La cita tendrá lugar semanas antes del regreso de Marcos Madrigal a Londres donde, tras su paso por el Steinway Hall de la capital británica el pasado mes de febrero, dará un concierto en el teatro The Forge junto con la soprano Ann Liebeck.

MUNDO CLÁSICO (España)
http://www.mundoclasico.com/ed/documentos/doc-ver.aspx?id=cc488bad-eb69-47c7-840e-7ac4fad3d732

CUBARTE (Cuba)
http://www.cubarte.cult.cu/periodico/noticias/marcos-madrigal-lleva-los-clasicos-cubanos-a-la-real-academia-espanola-de-roma/172225.html

CLÁSICA Y TUITS (España)
http://www.clasicaytuits.com/blog/marcos-madrigal-lleva-los-clasicos-cubanos-a-la-real-academia-espa-ola-de-roma

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The Cuban pianist, Marcos Madrigal is carrying on with his intense concert agenda in Italy. On this occasion, he will offer a recital in the famous Spanish Royal Academy from Rome on May 9.
The program for the concert, which will take place at 20:30 hours (Italian local time), will include pieces by the Cuban composers Ernesto Lecuona, Yalil Guerra, Carlos Fariñas, Manuel Saumell, Ignacio Cervantes, José María Vitier and Aldo López Gavilán. This is how Madrigal is returning to his musical roots to interpret the important authors of Cuban classical tradition, of which he is one of the greatest experts.

This recital is one of the main events in the ECCE CUBA Cuban culture festival, organized by the Cuban Embassy in Italy in collaboration with the Cervantes Institute from Rome, in different settings from the Italian capital.

The Spanish Royal Academy from Rome has a long concert tradition in this city. It is also one of the most emblematic buildings in Rome, since one of the jewels of renaissance art is found there, the famous Tempietto, by architect Donato Bramante.

This event will take place a few before the return of Marcos Madrigal to London, where after his concert at Steinway Hall, in the British capital last February, he will also offer a concert at The Forge theater with the soprano Ann Liebeck.

CUBARTE:
http://www.cubarte-english.cult.cu/paginas/actualidad/noticia.php?id=29249

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CLÁSICA Y TUITS (España)

http://www.clasicaytuits.com/blog/marcos-madrigal-estrena-en-europa-la-obra-ganadora-de-un-grammy-seduccion-del-compositor-yalil-guerra

CUBARTE (Cuba)

http://www.cubarte.cult.cu/periodico/noticias/171776/171776.html

El joven pianista cubano Marcos Madrigal participará este 22 de marzo en el VII Festival Pianistico Internazionale de Trieste (Italia) con un recital centrado en música de compositores latinoamericanos de los siglos XIX, XX y XXI.

La velada, que tendrá lugar en el Teatro Miela, de la mencionada ciudad italiana, está organizada por la Associazione Musicale Il Concerto, y constituye el regreso de Madrigal al festival, en el que tocó por primera vez en la edición de 2012. Para esta ocasión, ha preparado un programa muy variado con música de destacados compositores cubanos y latinoamericanos.

De Manuel Saumell a Ernesto Lecuona, pasando por Ignacio Cervantes, Manuel Ponce, Carlos Fariñas o José María Vitier, el pianista vuelve a sus raíces musicales con un repertorio que conoce a la perfección.

Además, en este concierto Madrigal protagonizará el estreno europeo de Seducción, obra de Yalil Guerra galardonada con un premio Grammy Latino. La pieza en cuestión, mezcla trazos y melodías románticas con virtuosismo y elementos propios de la música contemporánea.

La participación de Marcos Madrigal en el Festival Pianistico Internazionale de Trieste llega después de sus exitosos debuts en el prestigioso Oratorio del Gonfalone de Roma y en el Steinway Hall de Londres, ambas citas acontecidas el pasado mes de febrero.

CIBERCUBA

http://noticias.cibercuba.com/2014/03/20/20312/marcos_madrigal_estrena_la_obra_seduccion_ganadora_de_un_grammy

RADIOENCICLOPEDIA (Cuba)

http://www.radioenciclopedia.cu/noticias/cubano-marcos-madrigal-festival-pianistico-internacional-trieste-20140320/

CADENA AGRAMONTE (Cuba)

http://www.cadenagramonte.cu/articulos/ver/41033:participara-cubano-marcos-madrigal-en-festival-pianistico-internacional-de-italia

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MUNDO CLÁSICO (España)

http://www.mundoclasico.com/ed/documentos/doc-ver.aspx?id=4dc63b11-4d93-410e-a1f7-943a2cb1b301

CUBARTE (Cuba)

http://www.cubarte.cult.cu/periodico/noticias/marcos-madrigal-debuta-en-roma-y-londres/171561.html

CLÁSICA Y TUITS (España)

http://www.clasicaytuits.com/blog/el-pianista-marcos-madrigal-debuta-en-el-steinway-hall-de-londres-y-en-el-oratorio-del-gonfalone-de-roma

DOCE NOTAS (España)

http://www.docenotas.com/113102/el-pianista-marcos-madrigal-de-roma-londres/

Después de una serie de exitosos conciertos en España y Suiza, en los que la crítica ha dicho de él que posee un «toque especialmente brillante y casi electrizante» y que es «deslumbrante en su limpieza sonora», el pianista cubano Marcos Madrigal debuta este mes en dos de los templos de la música europea: el Oratorio del Gonfalone, en Roma, y el Steinway Hall de Londres.
La primera cita tendrá lugar en la capital italiana el jueves 20 de febrero a las 21h (hora local). Con un programa titulado «Danzas pianísticas», el laureado intérprete subirá por primera vez al escenario del histórico Oratorio para abordar un programa formado por Mélodie de Gluck de Giovanni Sgambati, Carnaval Op. 9 de Robert Schumann, Valse-Impromptu de Franz Liszt y Tres Danzas Argentinas Op. 2 de Alberto Ginastera. El Oratorio Gonfalone, decorado con frescos del siglo XVI, es una de las salas más célebres de Italia, con una estable y dilatada temporada de conciertos que, centrada en la música de cámara, reúne anualmente a los mejores músicos del panorama internacional.
Posteriormente, Marcos Madrigal se trasladará a Londres para tocar en el Steinway Hall de la capital británica, bajo el auspicio de la prestigiosa fundación The Keyboard Trust. Será el día 26 a las 19h (hora local) y supondrá uno de los puntos fuertes dentro de su agenda de los seis primeros meses del año. Para la velada, el solista ha elegido Gesänge der Frühe Op.133 de Schumann, la Sonata en La mayor, Op. 101 de Beethoven, Mélancolie de Francis Poulenc, Les Muletiers Devant Le Christ de Llivia de Deodat de Severac y tres danzas de la suite Andalucía de Ernesto Lecuona. Todas ellas obras que le permitirán mostrar su versatilidad como intérprete.
Inmediatamente después de su regreso a Roma, donde tiene fijada su residencia, Marcos Madrigal continuará trabajando en su nuevo proyecto discográfico y preparará sus próximos compromisos en Europa y América.

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http://www.romasette.it/modules/news/article.php?storyid=3937

Musica: Il viaggio musicale di Marcos Madrigal, da L'Avana a Roma

Coniuga Brahms ai ritmi di compositori caraibici e latino americani, il pianista ventiquattrenne arrivato nella capitale per seguire il suo maestro William Grant Naboré di Valentina Lo Surdo.

Come un buon tè sorseggiato con l’arrivo della stagione autunnale, magari accompagnato da una fetta di torta speziata in odor di Mitteleuropa, torna l'abitudine dei concerti del sabato sera da Bibli. Giunta all’ottava edizione, la stagione musicale di “Bibli in Musica” si presenta come sempre varia, nel segno di un’eterogeneità che concilia centinaia di musicisti provenienti da vari Paesi del mondo.

Un cartellone di quasi quaranta concerti fino al 20 giugno 2009, spesso organizzati grazie alla collaborazione con Istituti di Cultura e Ambasciate, a partire da quello di sabato 25 ottobre con la performance di Marcos Madrigal, pianista cubano ventiquattrenne di eccezionale talento, giunto a Roma al termine di un’avventura di vita e di musica fuori dal comune, spinto dal desiderio di perfezionarsi sotto la guida del grande maestro afroamericano William Grant Naboré, residente proprio nella Capitale. Il viaggio musicale proposto da Madrigal, in collaborazione con l’Ambasciata di Cuba, coniuga Brahms ai ritmi di compositori caraibici e latino americani come Ginastera, Saumell, Lecuona, Vitier e cade nelle giornate della cultura cubana in Italia.

Per Marcos non esistono differenze tra i generi musicali, i ritmi della sua terra e le armonie di Brahms e Schumann, i suoi compositori preferiti, si mescolano in un melting pot di ispirazioni eterogenee, e la musica è per lui «la cosa più naturale del mondo», come racconta: «La mia tata era un’insegnante di pianoforte e invece di passare il tempo a giocare, trascorrevamo le ore a suonare».

Quando hai scoperto il tuo talento per la musica?
Non sono stato io a scoprirlo ma proprio la mia baby sitter, cui devo tanto. Avevo appena tre anni quando si accorse che stavo cercando di suonare un ritmo cubano sul pianoforte…un fatto un po’ particolare per un bimbo tanto piccolo! Così ben presto iniziò a insegnarmi a leggere la musica, e imparai a farlo ancora prima di saper riconoscere numeri o lettere.

Dunque hai coltivato sin da piccolo il sogno di diventare un musicista.
In realtà ne avevo due: fare il pianista o il nuotatore. Ben presto capii che era impossibile proseguire ad alti livelli su entrambe le strade, così mia mamma mi orientò sul pianoforte. Per alcuni mesi fu come se il mondo mi fosse crollato addosso, ero disperato, il nuoto mi piaceva ancora di più della musica. Oggi invece continuo a ringraziare mia madre per avermi indirizzato sulla scelta migliore.

Come sono seguiti i giovani musicisti classici nel sistema scolastico cubano?
Molto bene, la musica classica europea gode di grande ammirazione a Cuba. Gli studi musicali sono gratuiti ma implicano una grande competizione tra coloro che sono ammessi alle classi di Conservatorio. Devi sempre dare il meglio se vuoi continuare a studiare.

Perché hai deciso di partire dal tuo Paese?
Cuba mi ha dato tanto, riconoscendomi ben presto una certa notorietà. A 15 ho cominciato a fare tournées importanti nell’America Latina e in Europa, ho anche fatto due tour in Italia con Claudio Abbado…persino gli Stati Uniti mi avevano offerto due borse di studio. Ma io avevo il sogno di andare nel cuore della musica classica, in Europa.

Perché hai scelto Roma?
Perché durante una di queste tournées conobbi un pianista che ammiro moltissimo, Cédric Pescia. Fu lui a parlarmi dell’International Piano Academy sul lago di Como, diretta dal grande William Grant Naboré, una persona unica da un punto di vista didattico e umano.

Non è stato facile arrivare sin qui…
Certo, potete ben immaginare cosa significhi lasciare il proprio Paese, interrompere una vita di tournées dopo otto anni spesi in giro per il mondo per scegliere drasticamente di vivere in una città, tutta diversa dai luoghi della tua origine, soltanto per seguire gli insegnamenti di un maestro. Ma Roma mi ha adottato meravigliosamente, così come Naboré ha accolto la mia personalità musicale rispettando le caratteristiche peculiari di un artista insolito come me!

È ovvio che un musicista cubano porti “dentro al pianoforte” un patrimonio stilistico inconsueto rispetto alle scuole russe, tedesche, italiane.
Assolutamente sì. Ma io sono qui perché voglio suonare la musica classica europea, oltre che la mia amata musica cubana. E ringrazio la vita per avermi dato la possibilità di incontrare un maestro così “grande”, nel senso spagnolo del termine!

Cioè in che senso?
Beh, in italiano “grande” suggerisce immediatamente una dimensione esteriore; in spagnolo “grande” vuol dire soprattutto grandezza interiore, una grandezza che si sviluppa non in altezza, ma in profondità.

Anche la tua città adottiva suscita in te questo senso di “grandezza”?
Sono pazzo di Roma! Tutto il tempo libero che ho lo trascorro a passeggio per il centro storico, ma il posto che preferisco in assoluto è il Gianicolo al tramonto.

Un sogno da realizzare?
Semplicemente continuare a suonare, pensando che la gente ascoltandomi possa “disconnettersi” per alcuni istanti dal mondo, lasciandosi andare alle sensazioni che voglio comunicar loro…


24 ottobre 2008

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http://www.clasicaytuits.com/blog/cuba-clausura-el-xii-festival-de-piano-rafael-orozco-de-co-rdoba

El pianista cubano Marcos Madrigal, galardonado en el último Concurso Internacional Premio Jaén de Piano, será el encargado de clausurar la 12a edición del Festival de piano “Rafael Orozco” de Córdoba (España). La cita tendrá lugar en el Teatro Góngora de la ciudad andaluza el próximo viernes 15 de noviembre a las 20:30 horas y contará con la Orquesta de Córdoba, que dirigirá su titular, el maestro Lorenzo Ramos.
Para la ocasión, Madrigal abordará una de las obras para piano más significativas del siglo XX, la Rapsodia sobre un tema de Paganini, Op. 43 del compositor ruso Sergei Rachamaninov, que se ha convertido en una partitura fundamental en el repertorio del solista. El programa se verá completado por el Capriccio brillante sobre la jota aragonesa, Obertura española núm. 1 de Glinka y la Sinfonía núm. 5 en do menor, Op. 67 de Beethoven.
Es la primera vez que Marcos Madrigal toca con la Orquesta de Córdoba, conjunto que tiene una gran vinculación con Cuba gracias a Leo Brouwer, que fue su director titular desde su fundación, en el año 1992, hasta 2001.
Por otro lado, el intérprete mantiene una relación muy estrecha con Andalucía, tal y como atestiguan las intervenciones que ha realizado este año junto a la Orquesta Ciudad de Granada en el Nuevo Teatro Infanta Leonor de Jaén y en el Auditorio Manuel de Falla de la capital granadina.
Tras su paso por Córdoba Marcos Madrigal regresará a Roma (Italia), donde tiene fijada su residencia, para trabajar en sus próximos compromisos en Europa y América.

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http://www.clasicaytuits.com/blog/el-pianista-marcos-madrigal-toca-junto-a-la-filarmo-nica-de-bogota

Tras el éxito cosechado el pasado mes de agosto en su debut en el Teatro Colón de Buenos Aires, el pianista cubano Marcos Madrigal regresa al continente americano para interpretar el Concierto para piano núm. 2 en sol menor, Op. 22 de Camille Saint-Saëns junto a la Filarmónica de Bogotá. La cita tendrá lugar los días 25 y 26 de octubre en el Auditorio León de Greiff de la Universidad Nacional de Bogotá, sede de la formación y una de las salas más prestigiosas del país. El programa, a cargo de la directora rusa Ksenia Zharko, estará integrado por la Obertura de la ópera Carmen de Bizet, y por la Sinfonía núm. 5, Op. 50 de Nielsen.
No es la primera ocasión que podemos ver a Marcos Madrigal en la capital colombiana para tocar con la orquesta Filarmónica. La última vez fue en mayo de 2012, cuando sorprendió a crítica y público con el Concierto para piano núm. 3 en do menor, Op. 37 de Beethoven, que en aquella ocasión dirigió el maestro Enrique Arturo Diemecke.
Con el mismo director tuvo lugar, el pasado 15 de agosto, su esperado debut en el Teatro Colón de Buenos Aires, donde tocó Rhapsody in Blue de George Gershwin acompañado por la Orquesta Filarmónica de la ciudad. Madrigal obtuvo uno de los éxitos más notables de su carrera en esa función, en la que agotó entradas, ofreció tres bises y salió a saludar hasta en 10 ocasiones.
Este mismo año el artista ha ganado la 55a edición del emblemático Concurso Internacional de Piano Premio Jaén (España). Entre sus próximos compromisos, Madrigal visitará España el 15 de noviembre para interpretar la Rapsodia sobre un tema de Paganini, Op. 43 de Rachmaninov. Estará acompañado por la Orquesta de Córdoba y su titular, el maestro Lorenzo Ramos.

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http://cordoba.abc.es/cordoba/20131118/sevp-final-carisma-virtuosismo-20131118.html

FINAL CON CARISMA Y VIRTUOSISMO

El laureado pianista cubano Marcos Madrigal y la Orquesta de Córdoba clausuraron la duodécima edición del Rafael Orozco con uno de los títulos más sugerentes de toda la literatura concertística, la «Rapsodia sobre un tema de Paganini» del ruso Sergei Rachmaninov.

Para plasmar la extraordinaria inventiva de este trabajo, auténtico caballo de batalla para los intérpretes y que a lo largo de sus veinticuatro variaciones despliega un apasionante abanico de colores y sonoridades, el toque especialmente brillante y casi electrizante del último segundo clasificado del Premio Jaén, se mostró como una magnífica opción. Supo ser a la vez deslumbrante en su limpieza sonora, rotundo y agresivo cuando la ocasión lo requirió, como durante la preparación y primera acometida del «Dies Irae» medieval de la séptima variación, casi siniestro en la decimoséptima e hirviente en la decimonovena, cuyos saltos aparentemente imposibles los acometió con arrolladora seguridad, redondeando una interpretación de muchísimo nivel.

La Orquesta, que pareció a veces no poder seguirle de todo el ritmo (es un trabajo difícil de encajar), adoleció de falta de densidad y de masa sonora, pero es que con cuatro violas y dos contrabajos poco podía hacerse. Al acabar el pianista aún regaló tres piezas de su compatriota Lecuona, «Málaga», «Córdoba» y «Comparsa», que hicieron las delicias de un público entregado al carisma y al virtuosismo del intérprete.

Previamente la Orquesta tocó una correcta «Jota Aragonesa» de Glinka, trabajo brillante y que me llevó a la conclusión de que, haciendo recuento, para topicazos españoles casi prefiero los de autores extranjeros (la «Rapsodia Española» de Liszt es sublime), que a mi juicio son más resultones y tienen más gracia que los patrios.Durante la segunda parte se abordó la «Sinfonía nº 5» de Beethoven, que como mil veces tocada por la Orquesta y escuchada por todos debió, creo, haber atraído a más público, a ése que no quiere salir del repertorio de toda la vida y que la noche del viernes no sabe muy bien dónde estuvo. La versión fue muy buena en su concepto, pero sonó algo descentrada (más tarde me comentaron que la acústica desde el escenario del Teatro Góngora despistó un poco a los músicos) y volvió a acusar la ausencia de bajos.

Lugar: Teatro Góngora, Córdoba, España.
Fecha: Viernes 15 de noviembre.

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Marcos Madrigal was born on January 2, 1984 in Havana, Cuba.
In 2007, he graduated from the University of Arts of Cuba (Instituto Superior de Arte) under the guidance of Cuban pianist Teresita Junco.
He has performed in the most important concert halls in Cuba and in other countries such as Italy, France, Spain, Germany, England, Switzerland and Austria, as well as in many capitals of Latin America (Mexico City, San José, Caracas, Bogotá, etc.).
At the age of 15, he debuted with the orchestra and since then he has performed as a soloist with every Cuban Symphony Orchestra and with most of the Symphony Orchestras in Latin America.
 
In 1998, he won the Grand Prize in the “Amadeo Roldán Competition”, as well as Special Mentions to the Best Interpretation of Cuban and Latin American Music. In 1999, he won an award in the 2nd Edition of the “Concurso Iberoamericano of Havana”.
In 2002, he was awarded the First Prize and the Prize to Best Interpretation of Cuban Music in the “UNEAC Contest”, and in 2003 he won the First Prize in the 2nd Edition of the “Ignacio Cervantes” International Piano Contest.
In August 2006, he won an award in the 2nd Edition of the “Panama International Piano Competition”. In October of the same year, he received the First Prize and a Special Mention to the Interpretation of Costa Rican Music in the Senior Category of the 4th “Maria Clara Cullell” International Piano Competition in Costa Rica.
In June 2008, he received the European First Prize for Piano Performance in the 3rd Edition of the “International Piano Competition of Avezzano” (Abruzzo, Italy).
 
He has been on tour through France, Italy, Spain, Germany and Colombia with ancient music group Ars Longa and has recorded several CDs with French record label K617. At the end of 2004, together with Ars Longa, he participated in several concerts organized by M° Claudio Abbado, performing as a soloist.
Furthermore, he was a guest and performed as a soloist in the 21st Edition of the “Jeux des Orgues International Festival”, which took place in Paris in the fall of 2005.
He has recorded several CDs with Colibrí record label such as: Homo Ludens, with M° Leo Brouwer, Concierto a cuatro manos, with his teacher Teresita Junco, Non Divisi, a monograph on the composer Roberto Valera, with Camerata Romeu and El Caballero y su destino, with José María Vitier and other artists.
Furthermore, he has collaborated in several occasions with M° Nicola Piovani and other internationally renowned composers and theater directors.
 
In 2011, he also received the Audience Award in the series of concerts “Les Jeudis du Piano” in Geneva, Switzerland.
He currently lives in Italy, where he attends Master Classes at the International Piano Academy Lake Como directed by Martha Argerich. While here, he has had the chance to study with Dimitri Bashkirov, John Perry, Andreas Staier, Malcolm Bilson and M° William Grant Naboré, under whose special guidance he is also currently studying at the University of Music – Conservatory of Lugano, where he is a ‘Theo Lieven Scholar’.
In 2012, he won the International Award “Maison des Artistes Gold Medal”, granted by the Association of Culture, Arts and Science of Rome in the Lecture Hall of La Sapienza University.
 
In April 2013, he won the Second Prize with distinction in the 55th edition of the prestigious “International Piano Competition Prize Jaén” (the First Prize was not awarded).

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